E se fossero le classifiche del benessere ad essere fatte in modo tale da tenere sempre il Sud agli ultimi posti? Un dubbio che viene soprattutto guardando quello che accade nel Meridione in particolare per il welfare, i cui numeri spesso non corrispondono alla qualità della vita in territori dove comunità diverse incrociano i loro percorsi, dove strutture sociali antiche convivono con le nuove forme dello stare insieme.
Attraverso le esperienze di Angelo Moretti, giornalista e imprenditore sociale, autore del volume “Welfare meridiano”, giovedì 4 gennaio, dalle 18.00, si proverà ad affrontare il tema, per cercare una risposta alla domanda: “Nel Sud non si vive bene rispetto al Nord e il Mezzogiorno diventerà più evoluto solo quando le sue strutture sociali assomiglieranno a quelle del Settentrione?”.
“La mia riflessione sull’esistenza di un welfare meridiano prende le mosse da tanti incontri, tanti incidenti di percorso e da un cammino durato trent’anni. Trent’anni di ricerche che non pensavo fossero tali, fino a che non mi sono deciso a scrivere questo libro. Fino a ieri pensavo fossero solo tante azioni, oggi, rivedendole tutte insieme, capisco che quelle azioni erano una trama della retroguardia, una teorizzazione fatta da centinaia di scienziati che dalle cattedre delle loro fragilità sono stati i miei maestri” scrive Moretti.
Alla presentazione del volume, con l’autore, parteciperanno: Pierino Chirulli, imprenditore e amministratore unico di Serveco, già reggente di Confindustria Taranto e Anna Teselli, responsabile delle politiche di coesione della CGIL Nazionale. L’evento sarà moderato dal giornalista Massimiliano Martucci.
L’iniziativa è ospitata presso la sede dell’associazione “La città che vogliamo”, in via Fiume 12, a Taranto nell’ambito del percorso di istituzione della Fondazione di Comunità che presto vedrà la luce nella Città dei Due Mari.