“Dalle foibe ai campi profughi: l’odissea dei 350.000 istriani, fiumani e dalmati” è il tema della mostra che sarà inaugurata domani 16 novembre alle 17 a Palazzo Ducale.
La mostra allestita nelle Sale D’Avalos ricalca puntualmente, anche se in forma ridotta, l’esposizione del Museo di Carattere Nazionale CRP di Padriciano, l’unico sito in Italia che illustra – nell’area del più grande campo profughi (per una superficie di 2,5 ettari) realizzato nel nostro paese per l’accoglienza delle migliaia di istriani, fiumani e dalmati in fuga dalla Venezia Giulia occupata prima ed annessa poi dalla Jugoslavia comunista – la difficile vita dei nostri connazionali profughi.
Articolata su pannelli didattici, la rappresentazione di un assortimento di masserizie originali dalle collezioni del Museo, la mostra ha lo scopo di approfondire una tematica poco conosciuta, ovvero la lunga odissea dei 350 mila Esuli adriatici accolti in Patria ed internati in oltre 120 strutture dal Friuli alla Sicilia e dalla Puglia al Piemonte, molti dei quali vissero in fabbricati malsani ed inadeguati anche per oltre dieci anni.
I dati pubblicati nei pannelli sono stati raccolti in oltre quattro anni di ricerche condotte nei maggiori archivi italiani, ed in particolare nell’Archivio centrale dello Stato in Roma.
La mostra è resa possibile grazie ad un contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e del Ministero della Cultura.
“È un’iniziativa coerente con la giornata del ricordo delle vittime delle Foibe che abbiamo sempre celebrato in città e la mostra rafforza la documentazione storica e le testimonianze su questa ferita storica che va condivisa con le nuove generazioni”. Ha dichiarato l’assessore alle Attività Culturali Antonio Scialpi.