Un omaggio struggente a Luca Flores: Pasquale Mega presenta la sua monografia a Martina Franca – Lo Stradone

Un omaggio struggente a Luca Flores: Pasquale Mega presenta la sua monografia a Martina Franca

A trent’anni dalla sua prematura scomparsa, il pianista Pasquale Mega riporta alla luce la figura di Luca Flores, un talento del jazz italiano ed europeo, con la sua monografia “Luca Flores. Quanto lontano puoi volare?”. L’evento, in programma sabato 29 marzo alle ore 18 presso l’UPA (Università Popolare Agorà) di Martina Franca, promette di essere un viaggio emozionante attraverso la vita e la musica di un artista che ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale.

Mega, che aveva già presentato un ritratto di Flores a Martina Franca in passato, promette che questa nuova versione della sua monografia avrà connotati diversi e arricchiti. “Le mie monografie non sono mai in fotocopia”, spiega il pianista, “mi piace rivoluzionarle, cogliendo sfumature nuove e lasciandomi guidare dall’impatto che hanno sul pubblico”.

Pasquale Mega

Lo studio su Flores si inserisce in un lavoro di divulgazione che Mega porta avanti da 12 anni, dedicato ai grandi interpreti del jazz. Da Chet Baker a Michel Petrucciani, da John Coltrane a Miles Davis, il pianista traccia un itinerario attraverso la musica e la vita di questi maestri, spesso segnate da vicende problematiche e drammatiche.

L’appuntamento a Martina Franca è un’occasione unica per riscoprire la figura di Luca Flores, un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del jazz. La monografia di Pasquale Mega è un omaggio sentito e appassionato, che restituisce al pubblico la grandezza di un musicista troppo spesso dimenticato.

Attraverso immagini, brani musicali e racconti, Mega restituisce al pubblico un profilo intimo e profondo di Luca Flores, un pianista di origini palermitane, la cui carriera, seppur breve, è stata intensa e folgorante. Il suo rapporto con Chet Baker, la sua musica che si fonde con la sua vita, la sua genialità incompresa: sono solo alcune delle sfaccettature che emergono dalla monografia di Mega.

“Quando ho riletto la sua storia e sono entrato nelle sue pieghe, ne ho ricavato una storia umana che mi si è appiccicata come una colla”, confessa Mega. Il pianista, pur evitando di svelare troppi dettagli, anticipa che la sua monografia è un’esperienza emozionante e commovente, che difficilmente lascerà il pubblico indifferente.