Sabato 7 settembre alle ore 21,30, le pietre che compongono la facciata di una storica neviera situata nel cuore della Valle d’Itria, tra Martina Franca e Locorotondo, comporranno lo schermo gigante sul quale sarà proiettato il docufilm “PAROLE SANTE” , frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto da due tatuatori foggiani: Raffaele Carella e Livio Maichner, i quali hanno ricostruito lo scenario del tatuaggio, dagli anni ’70 ad oggi, come espressione di un fenomeno dalla forte carica sentimentale e allo stesso tempo intensamente identificativo per I portatore. Aspetti, questi, che oggi si sono trasformati in una concezione molto più emancipata del tatuaggio. Il docufilm, già proiettato in varie città italiane, attraverso i racconti dei protagonisti, permette di conoscere lo stretto legame tra il tatuaggio, le esperienze di vita, gli scenari e i contesti nei quali questa pratica si è affermata, svelando le radici storiche di un fenomeno che con i suoi simboli esalta l’identità unica e inconfondibile di colui che lo ha iscritto sulla pelle, divenendo il testimone di una narrazione mitologica.
Ogni simbolo tatuato, infatti, parla del suo portatore, il quale vuole condividere il proprio immaginario e, attraverso la superficie del corpo, farne narrazione di storie che oscillano tra un significato ornamentale e uno di identificazione.
A volere fortemente questo evento è stato “Ho conosciuto personalmente Raffaele e Livio, – ci dice Mario Petrachi che ha coordinato l’evento, riunendo vari tatuatori italiani – la nostra amicizia è nata dalla passione sfrenata, coltivata quotidianamente, per il tatuaggio, da noi considerato un racconto silenzioso, antico, spesso non percepibile. Un racconto fatto di incontri, di perdite e mancanze, di sentimenti puri e istintivi, senza fronzoli. Un dialogo di amori e dolori tra inchiostro e pelle. Questa esperienza per noi rappresenta la condivisione dell’intimità che si fa segno e crea relazioni.”
Nel corso della serata sarà possibile sfogliare libri, stampe e flash legati al mondo del tatuaggio.
Alla proiezione parteciperanno numerosi giovani tatuatori provenienti da più parti d’Italia che condivideranno tecniche, stili e contenuti in un confronto all’insegna dell’amicizia e dell’arte.
Se nel secolo scorso le neviere erano considerate custodi del ” prezioso dono del cielo” – così come era chiamata la neve – oggi “dono del cielo” sono quei giovani che tengono duro, che non cedono alla rassegnazione, coltivando passioni, ideali comuni e spirito di fratellanza.
L’ingresso è libero e aperto alla cittadinanza.