Si chiama “Percorsi di bellezza” ed è un concorso fotografico indetto dalla Basilica di San Martino. La bellezza, in tutti i suoi aspetti e declinazioni, diventa il tema di questa iniziativa, rivolta a tutti coloro che vogliono cogliere l’attimo di uno scatto fotografico per trasmettere un messaggio positivo. Ai partecipanti è richiesto di ritrarre attraverso uno scatto: un gesto, un volto, uno sguardo, un momento di vita quotidiana, un luogo che possa esprimere positività attraverso la bellezza del nostro territorio e oltre.
L’iniziativa – che gode del patrocinio del Comune, della Fondazione Paolo Grassi e dell’ordine degli architetti – vuole essere uno stimolo per riscoprire, attraverso la quotidianità, la semplicità di un gesto, la naturalità di un luogo, il significato di bellezza. Si può partecipare fino al prossimo 28 febbraio.
Quello della fotografia e del racconto per immagini è un argomento su cui la Basilica di San Martino ci sta credendo molto in questi ultimi tempi. Al concorso fotografico, infatti, si aggiunge un’altra interessante iniziativa. Si chiama “Natale tra gli altiforni” ed è una mostra fotografica organizzata per ricordare la visita natalizia di Papa Paolo VI al 4° Centro Siderurgico di Taranto nel 1968 e allestita presso il Museo della Basilica che è possibile visitare fino al prossimo 31 gennaio.
In 13 grandi pannelli vengono riproposti i momenti straordinari di quella storica “notte”, dall’arrivo del Papa all’aeroporto di Grottaglie alla sosta nella Cattedrale dove il Papa incontrò i sacerdoti, le religiose e gli ammalati all’interno del Cappellone di San Cataldo. Il Papa salutò uno ad uno gli ammalati e per avvicinarsi ai barellati si pose in ginocchio. Un pannello ritrae Paolo VI, nel freddo di quella notte natalizia, sul piazzale dello stabilimento siderurgico circondato da operai in tuta ed elmetto in un dialogo immediato, diretto. Una gigantografia mostra Paolo VI, con la mascherina sugli occhi, che guarda stupito la colata di acciaio incandescente nel crogiolo. Straordinarie le immagini della Messa natalizia all’interno dell’impianto del treno lamiere e il protendersi di mani di lavoratori verso il Santo Padre. Foto storiche sono anche quelle del 25 gennaio 1969, quando la Diocesi, guidata dall’Arcivescovo Mons. Guglielmo Motolese, restituì in Vaticano la visita al Papa.
L’allestimento della mostra è stato realizzato dall’architetto Gianfranco Aquaro, con la collaborazione di Museion e della cooperativa che gestisce il MuBa.
o.cri.