Un anno all’insegna di Stravinsky: con una rassegna cinematografica la Fondazione Paolo Grassi chiude le celebrazioni dedicate al compositore russo – Lo Stradone

Un anno all’insegna di Stravinsky: con una rassegna cinematografica la Fondazione Paolo Grassi chiude le celebrazioni dedicate al compositore russo

Tre appuntamenti da venerdì 22 ottobre a giovedì 4 novembre, all’Auditorium della Fondazione per la proiezione di film e documentari che raccontano la grande eredità di Stravinsky


L’ingresso è gratuito e consentito ai possessori di green pass

Inizia un nuovo progetto della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca dedicato a Igor Stravinsky – compositore russo del quale ricorre il cinquantesimo anniversario della scomparsa – che prevede la proiezione di tre film sulla vita e sull’eredità artistica di una delle personalità più interessanti del Novecento. Primo appuntamento sarà venerdì 22 ottobre, alle ore 19, con la visione di Stravinsky in Hollywood, lavoro del 2014 con la regia di Marco Capalbo che sarà presentato dal regista teatrale Carlo Dilonardo e dal giornalista e film maker Eugenio Calandrio. Il documentario racconta attraverso filmati inediti dell’epoca l’esperienza di Stravinsky nella fabbrica del cinema statunitense, dopo il suo trasferimento negli States avvenuto nel 1939. La proiezione, alla quale si potrà accedere gratuitamente esibendo il green pass, sarà in lingua originale con sottotitoli in inglese.

La rassegna proseguirà giovedì 28 ottobre con il film Coco Chanel & Igor Stravinsky, pellicola del 2019 di Jan Kounen, ispirata al romanzo di finzione Coco & Igor del 2002 di Chris Greenhalgh: un’immaginata love story fra la stilista e il compositore, ambientata durante il periodo in cui Stravinsky fu ospite di Chanel nella villa di campagna a Garches è il pretesto per raccontare due geni del XX secolo. Presenterà la proiezione la Fashion Business Developer, Claudia Mari.

Terzo ed ultimo appuntamento sarà, giovedì 4 novembre, con Rhythm Is It!, documentario del 2004 di Thomas Grube ed Enrique Sànchez Lansch che racconta la preparazione di una straordinaria performance multiculturale de Le Sacre du Printemps –  celebre partitura di Stravinsky composta per la compagnia dei Balletti russi di Sergej Djagilev – ideata dal direttore d’orchestra Simon Rattle e dal coreografo Roston Maldoom. Lo spettacolo, che ha debuttato nel 2003 alla Treptow Arena di Berlino alla presenza di tremila spettatori, ha visto la partecipazione di duecentocinquanta bambini reclutati da tutte le scuole pubbliche della capitale tedesca.