La polizia di Stato di Taranto ha scoperto un presunto sodalizio criminale di stampo mafioso a cui sarebbero legati, secondo gli investigatori, anche alcuni amministratori. Sono 27 le persone arrestate, 20 in carcere e 7 ai domiciliari, ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di associazione mafiosa, scambio politico elettorale – mafioso, estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e droga.
Il clan mirava a strutturarsi in centro di potere in grado di relazionarsi con le realtà istituzionali e con la società civile attraverso la sua capacità di infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale locale. Operava in diversi settori, dall’aggiudicazione di appalti pubblici alle estorsioni, dall’imposizione nelle attività di movimento terra al riciclaggio, creando un clima di intimidazione nei confronti di numerosi imprenditori locali che venivano così soggiogati al sistema mafioso.
Fra i destinatari di misura cautelare anche ex ed attuali amministratori locali di tre Comuni ricadenti nelle province di Taranto e Brindisi, uno dei quali accusato di scambio elettorale politico – mafioso. L’operazione ha coinvolto circa 200 poliziotti e un elicottero del Reparto volo di Bari.