La Compagnia della Luna crede nella luce che solo la forza delle donne può sprigionare, quando sinergicamente collaborano per il bene comune, la condivisione e la ricerca della felicità. Questa forza, inoltre, si rivela in tutta la sua potenza soprattutto nei momenti complessi, quando la natura ti mette alla prova; ed è proprio grazie alla condivisione, alla preghiera e alla speranza che le donne di fede, qualunque essa sia, lavorano insieme per produrre grandi cose.
Per queste ragioni quando la Compagnia è stata contattata dalla famiglia di Nica Chisena, le cui vicende sono note alla comunità di Martina Franca – attenta e solidale nei confronti di una donna che combatte per la vita – ‘Teatro? Sì, grazie!’ si è subito resa disponibile a rimettere in scena STREGATE DALLA LUNA, per devolvere l’intero ricavato a ‘La forza di Nica’ che da mesi, ormai, supporta e tutela la salute della giovane Nica.
La pièce teatrale, scritta e adattata da Mariangela Drammissino, diretta da Laura Sammataro con il movimento scenico curato da Giovanni Di Lonardo, ha per protagoniste otto donne, ognuna con una storia differente da raccontare ma al contempo unite dallo stesso fil rouge: la connessione alla Luna, compagna e sorella nelle notti che offrono il dono di poterla ammirare. Non sono lunatiche, sono “della luna”, per riprendere le parole del monologo che la luna stessa racconta in prima persona.
Le appassionate interpreti, colleghe ed amiche nella vita e che da tempo seguono i percorsi laboratoriali di ‘Teatro? Sì, grazie!’, calcando più volte le scene insieme, vedranno per la seconda volta le luci del palcoscenico lunedì 6 dicembre alle 20,30 al Teatro Verdi di Martina Franca.
Lo spettacolo, che racconta in maniera divertente le contraddizioni delle donne, pregi e difetti, esaltandone splendore e peculiare fragilità, avrà un duplice effetto: il pubblico femminile si ritroverà, immedesimandosi, nelle vicende raccontate mentre quello maschile potrà portarsi a casa un bagaglio di stimoli di riflessione sull’approccio al femmineo. Impossibile non farsi coinvolgere da un omaggio all’universo femminile, affascinante e disarmante allo stesso tempo.
Otto monologhi impreziositi dagli intermezzi musicali a cura del soprano Grazia D’Aversa (anche in veste di attrice) e del M° Michele Mancone, vi trascineranno in un’atmosfera sospesa, in cui ogni storia si intreccia all’altra, in un ideale legame tra le donne in scena e quelle del pubblico, ed in una singolare connessione con Nica, alla quale è dedicata l’intera serata.