Il countdown è iniziato. Vi è grande attesa per le due settimane a cavallo del Ferragosto, da sempre le più calde – in termini di arrivi e presenze – della stagione turistica estiva.
Dopo un giugno partito piuttosto bene (effetto domino del G7), le prenotazioni di luglio non hanno confermato le premesse di inizio estate.
Il calo c’è, ed è a macchia di leopardo, conferma il presidente provinciale di Federalberghi, Marcello De Paola che su agosto non si sbilancia, anche se per Taranto il saldo potrebbe essere positivo. Più critica la situazione nell’extra alberghiero: troppo sommerso e troppe attività familiari, osserva il presidente di Federalberghi extra, Cosimo Miola, che denuncia un calo nelle strutture imprenditoriali (cioè iscritte alla Camera di commercio) di oltre il 10% in tutto il territorio provinciale.
I trasporti sono una problematica di non poco conto che incide sui flussi turistici del capoluogo e del territorio provinciale. Una su tutte, la protesta contro Trenitalia della scorsa settimana per la vicenda del collegamento Taranto/Roma, ma in generale raggiungere la costa ionica resta complesso sia che si arrivi in treno che in aereo, e la scelta di puntare tutto sugli aeroporti di Brindisi e Bari è secondo i presidenti delle categorie del turismo “Una follia” che danneggia il tarantino.
Una situazione che si riflette persino sul turismo balneare – conferma il presidente provinciale del SIB Confcommercio, Vincenzo Leo– secondo il quale i lidi, soprattutto del versante orientale della provincia, risentono tra l’altro di una viabilità difficile che non favorisce il turismo e soprattutto non apre agli stranieri.
Certamente due anni di campagne mediatiche a favore di località balneari emergenti, hanno danneggiato l’immagine della Puglia, ovviamente le località classiche più strutturate ne hanno risentito meno, altre hanno invece subito il contraccolpo. “Le campagne promozionali a favore di Albania, Croazia etc., molto incentrate sul fattore prezzo – rimarca V.Leo- hanno disorientato una parte della clientela non locale che ha prenotato le vacanze altrove, ma posso confermare che i prezzi sono fermi da tre anni e che moltissime attività hanno effettuato investimenti migliorativi delle strutture balneari, hanno introdotto più servizi e puntato molto su una accoglienza di qualità.”
Dunque, dopo una stagione turistica partita bene con un giugno di segno più, seguito da una non esaltante parentesi di luglio, gli operatori ora puntano tutto su agosto.