Manutenzione e pulizia dei canali insufficiente, basso livello idrico negli invasi e stagione irrigua potenzialmente a rischio. È il grido d’allarme lanciato dall’area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia Agricoltori Italiani di Puglia per ciò che concerne la porzione di territorio che ricade nella zona occidentale della provincia di Taranto, più precisamente da Ginosa a Palagianello.
«Siamo preoccupati e raccogliamo i dubbi e le perplessità dei nostri associati» – ha ammesso il presidente dell’area Due Mari della Cia, Pietro De Padova. «La stagione irrigua è alle porte – ha riferito – e le lungaggini burocratiche rallentano il processo di insediamento del nuovo consorzio di bonifica unico a cui noi continuiamo ad opporci per via di una gestione a nostro avviso estremamente complicata: la Puglia è infatti ricca di colture e terreni diversi. Di conseguenza, ci sono esigenze territoriali diverse che non si possono ignorare né tantomeno trascurare».
«L’agricoltura – ha spiegato il presidente De Padova – non può attendere i tempi della burocrazia italiana anche perché, in seguito all’attuale andamento stagionale, alcune colture hanno già esigenze irrigue. A nostro modestissimo avviso occorre avviare la stagione irrigua 2024 come lo scorso anno per evitare complicazioni e danni alle colture».
De Padova, inoltre, ha parlato dei noti problemi legati ai cambiamenti climatici a cui gli agricoltori pugliesi, compresi quelli del Tarantino, ormai devono far fronte: «Abbiamo vissuto un inverno avaro di precipitazioni piovose – ha riferito il presidente – e periodi con temperature a doppia cifra. Il caldo sta per arrivare e questo aumenta le nostre preoccupazioni».