Simona Volpe presenterà il suo secondo libro “Le ragioni del cappero” venerdì 16 dicembre alle 18:30 alla Fondazione Paolo Grassi a Martina Franca. Insieme all’autrice gli scrittori Cinzia Cofano e Roberto Russano e i giornalisti Gianni Svaldi e Giovanni Petta.
La raccolta poetica “Le ragioni del cappero” collana Aurora a cura di Bruno Mohorovich edito da Bertoni, è una pioggia di chicchi di grandine a picchiettare la pelle, pensieri che si fanno verso nelle pause scandite da “assenze e presenze”, “vorrei ma non posso”, piccoli sorsi di poesia a dissetare l’arsura di stagioni talvolta troppo asciutte.
Sono riflessioni frutto di un’indagine personale che ogni volta spinge l’autrice a scavare tra le costole fino a toccare ciò che cerca, ad andare in profondità scegliendo spesso percorsi fuori pista, preferendo i sentieri alle autostrade, prendendosi i tempi per gustarsi un viaggio nel viaggio.
La poesia di Simona Volpe passa dall’emozione e sfocia nel distacco, prende le distanze da ciò che vive, conducendo ad una riflessione autentica, quella senza compromessi, che ci trasferisce nel processo evolutivo che passa per la necessaria frattura di equilibri consolidati.
Nella riflessione risiede la vera evoluzione dell’individuo.
Da qui il linguaggio poetico di Simona Volpe diviene contemporaneo.
La parola ambisce a un’intima rivoluzione: è miccia, esplosione interiore, caos, frattura del pensiero statico che diviene dinamico nel suo scorrere, evocando specchi di emozioni e creativo smarrimento.
“Le ragioni del cappero” è un bouquet selvatico di ironia e ostinata leggerezza, presagio al femminile che scalpita in pancia passando per una risata finalmente goduta e consapevole.
Un ossimoro dai capelli raccolti che si gode il tramonto sorseggiando il suo calice.
Sono riflessioni frutto di un’indagine personale che ogni volta spinge l’autrice a scavare tra le costole fino a toccare ciò che cerca, ad andare in profondità scegliendo spesso percorsi fuori pista, preferendo i sentieri alle autostrade, prendendosi i tempi per gustarsi un viaggio nel viaggio.
La poesia di Simona Volpe passa dall’emozione e sfocia nel distacco, prende le distanze da ciò che vive, conducendo ad una riflessione autentica, quella senza compromessi, che ci trasferisce nel processo evolutivo che passa per la necessaria frattura di equilibri consolidati.
Nella riflessione risiede la vera evoluzione dell’individuo.
Da qui il linguaggio poetico di Simona Volpe diviene contemporaneo.
La parola ambisce a un’intima rivoluzione: è miccia, esplosione interiore, caos, frattura del pensiero statico che diviene dinamico nel suo scorrere, evocando specchi di emozioni e creativo smarrimento.
“Le ragioni del cappero” è un bouquet selvatico di ironia e ostinata leggerezza, presagio al femminile che scalpita in pancia passando per una risata finalmente goduta e consapevole.
Un ossimoro dai capelli raccolti che si gode il tramonto sorseggiando il suo calice.