Serva di Dio Paola Adamo. Si chiude la fase del Tribunale diocesano per la giovane tarantina. – Lo Stradone

Serva di Dio Paola Adamo. Si chiude la fase del Tribunale diocesano per la giovane tarantina.

Ora la parola al Vaticano, dove la Congregazione dei Santi di Roma deciderà se avviarne la causa di beatificazione


di Donatella Gianfrate

Si è svolta sabato 22 marzo 2025, in una chiesa gremita di fedeli, a San Giovanni Bosco di Taranto, la cerimonia di chiusura del Tribunale diocesano sulla causa per la vita, le virtù e la fama di santità della Serva di Dio Paola Adamo, deceduta nel 1978 in odore di santità a soli 14 anni per un’epatite fulminante. A presiedere la celebrazione, Sua Eccellenza Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo di Taranto.

È stato un momento di grande importanza per il cammino verso la beatificazione di Paola Adamo. Oltre alla grande famiglia salesiana nella quale Paola era cresciuta, hanno presenziato Monsignor Pasquale Morelli, presidente del Tribunale Diocesano, insieme a don Marco Gerardo, il postulatore don Martino Mastrovito, e la famiglia della giovane Adamo. Significativa la testimonianza e la presenza dell’architetta Lucia D’Ammacco, la mamma di Paola Adamo e presidente della Fondazione a lei dedicata.

Paola Adamo

«È un’emozione grandissima essere arrivati a questa fase – ha dichiarato Lucia D’Ammacco – Paola era una ragazza splendidamente “normale”, eppure i suoi messaggi erano semplici e forti, ed è di questo che ancora oggi abbiamo bisogno. Questo è un momento importante anche per la Fondazione, che in questi anni si è spesa per sostenere altri giovani come Paola, i loro sogni e la loro formazione, attraverso borse di studio e iniziative di supporto. Nei suoi diari e nei temi scolastici Paola parlava di temi ancora attualissimi, parlava di omologazione, mode, bullismo, ma anche pensieri spensierati come la bellezza dello stare con gli amici e del vivere esperienze formative». L’azione della giovane Paola Adamo si è estesa anche a Martina Franca negli ultimi anni, grazie alle due borse di studio che la signora Lucia e la sua Fondazione mettono a disposizione annualmente per l’iniziativa del Villaggio di Sant’Agostino Anspi, giunta quest’anno alla sua settima edizione. Borse di studio a sostegno di giovani matricole e studenti universitari nel campo dell’architettura, l’ambito in cui Paola ha vissuto e respirato durante la sua breve esistenza e che certamente sarebbe stato il suo percorso se non fosse scomparsa così prematuramente. Suo, ad esempio, è il bozzetto del crocifisso che il papà Paolo, architetto, nell’89 fece realizzare per lo stadio Iacovone in occasione della visita di Giovanni Paolo II a Taranto, oggi conservato nella chiesa dello Spirito Santo.

Si chiude così una fase importante per Paola Adamo e la Fondazione, iniziata otto anni fa, quando nel giugno del 2017 l’allora Arcivescovo Filippo Santoro nominò don Martino Mastrovito postulatore della Causa, con l’obiettivo di avviare una raccolta di scritti, video e diari della giovane Paola per documentarne le virtù del cammino terreno con apposito editto. Ora l’incartamento passerà alla Congregazione delle Cause dei Santi di Roma, dove un’apposita commissione valuterà se vi sono i documenti necessari e le basi per avviare la causa di beatificazione.