Sabato la 21esima edizione della Giornata dei Caracciolo – Memorial Maruska Monticelli Obizzi – Lo Stradone

Sabato la 21esima edizione della Giornata dei Caracciolo – Memorial Maruska Monticelli Obizzi

Il Gruppo Umanesimo della Pietra con la collaborazione dell’Associazione Artigiana di Mutuo Soccorso e Lavoro di Martina Franca ha organizzato per sabato 17 dicembre 2022 la ventunesima edizione della Giornata dei Caracciolo – Memorial Maruska Monticelli Obizzi.

Si tratta di una manifestazione, proposta annualmente in dicembre, dalla duplice valenza: onorare la memoria di Maria Beatrice Monticelli Obizzi, nota ai martinesi come Donna Maruska; promuovere una giornata di studio, inerente alle più recenti ricerche sulla famiglia Caracciolo, duchi di Martina dal 1507 e fino all’eversione della feudalità (1806).

Alle ore 18:30 nel Salone delle Adunanze dell’Associazione Artigiana (Piazza Plebiscito 17) verrà presentato il romanzo storico del professor Antonio Semerari, L‘amante degli ultimi fuochi, riedito lo scorso mese di febbraio, in cui l’autore propone una pregevole ricostruzione delle condizioni politico-culturali della Martina della prima metà del Settecento.

La vicenda narrata su autentiche fonti documentali si snoda negli anni di governo dei duchi Petracone V (1655-1704) e Francesco II Caracciolo (1704-1752), a partire da un processo per magia celebrato nella Corte Ducale nel febbraio 1704 contro Gaetano Faraone, confidente del duca Petracone, misteriosamente rinvenuto suicida in carcere; superato questo momento caratterizzato da malie e superstizioni, il duca Francesco II sarà travolto dal cambiamento epocale dei tempi, venendo inquisito a opera dei suoi sudditi in un lungo processo civile e penale alla cui conclusione non sopravvisse.


Il ventunesimo anniversario della scomparsa di donna Maruska viene ricordato come tributo alla memoria di una persona di vasta cultura e di profondo sentire, che nel corso della propria esistenza ha più volte manifestato tangibilmente sincera ammirazione nei confronti di Martina Franca, delle sue istituzioni e delle sue asso­ciazioni socioculturali.

Maria Beatrice Monticelli Obizzi, nata a Milano il 22 gennaio 1924, è spirata in una clinica di Roma, stroncata da un terribile male, il 14 dicembre 2001.

Figlia del marchese Giannantonio Monticelli Obizzi e di donna Isabella de Sangro, era nipote ex sorore dell’ultimo duca di Martina, Riccardo de Sangro (1889-1978), al quale era particolarmente legata, tanto da assisterlo con amore filiale negli ultimi anni della sua vita e d’eseguirne le volontà testamentarie e no.

Donna Maruska, infatti, con estrema decisione e con notevoli sacrifici personali seppe imporre agli altri coeredi del duca Riccardo il rispetto delle volontà dello zio defunto, il quale aveva più volte manifestato l’intenzione di donare al Comune di Martina Franca tutte le carte delle famiglie Caracciolo e de Sangro da due secoli conservate nel grande palazzo di Casa Isabella a San Basilio in territorio di Mottola.

Quest’enorme giacimento culturale, dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia di notevole interesse nazionale, informatizzato e già messo in rete, è stato arricchito da Donna Maruska nel 1997 con il versamento degli ultimi documenti riguardanti la più recente gestione del vasto latifondo di San Basilio, proprietà burgensatica dei duchi di Martina.

Il 12 gennaio 2002 l’Archivio Caracciolo de Sangro, custodito nella Biblioteca Comunale, è stato dedicato ufficialmente alla memoria del duca Riccardo de Sangro e di Maruska Monticelli Obizzi, come si coglie dalle targhe commemorative apposte in quell’occasione dal commissario prefettizio Carlo Sessa.


Alla Giornata dei Caracciolo del 2022, com’è tradizione hanno assicurato la propria partecipazione della Pia Unione della Famiglia Caracciolo, sodalizio presieduto dal dottor Landolfo Caracciolo di Melissano.

Al professor Antonio Semerari, protagonista dell’evento, verrà offerto un artistico medaglione in bronzo dorato raffigurante l’arma dei Caracciolo di Martina e il logo del Gruppo Umanesimo della Pietra, realizzato dal Grandufficiale Giuseppe Bellucci nella sua fonderia.