Il Tar Puglia ha stabilito che alla maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale spettano 27 seggi e non 29. Accogliendo i ricorsi presentati dai candidati di centrodestra non eletti Vito De Palma (Forza Italia) e Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani), i giudici amministrativi hanno «annullato in parte gli atti impugnati», ordinando «la correzione delle operazioni elettorali e dei conseguenti risultati, a partire dalla rettifica della cifra elettorale di riferimento per l’assegnazione del premio di maggioranza».
I giudici hanno inoltre stabilito la redistribuzione dei seggi secondo le nuove proporzioni nel centrosinistra. Il Tar si è riservato le motivazioni della decisione, spiegando però nel dispositivo che il premio di maggioranza va «ricalcolato al netto dei voti ottenuti dalle liste che all’interno della coalizione vittoriosa non hanno superato la soglia del 4%».
I giudici (presidente Carlo Dibello ed estensore Giacinta Serlenga) hanno demandato al prefetto di Bari, quale commissario ad acta, la «rinnovazione dell’intero subprocedimento di assegnazione dei 27 seggi, ivi compresa la ripartizione interna dei seggi spettanti alla coalizione di maggioranza». I giudici infatti, oltre ad aver accolto il ricorso principale dei candidati non eletti del centrodestra, hanno anche accolto – di qui la diversa ripartizione dei seggi tra le liste del centrosinistra – il ricorso incidentale presentato da Michele Mazzarano (Partito democratico) in base al quale «nella assegnazione dei 27 seggi complessivamente spettanti alla coalizione di maggioranza siano attributi 16 seggi (anziché 15) al Pd, 5 seggi (anziché 7) alla lista Popolari con Emiliano e 6 seggi (anziché 7) alla lista Con Emiliano». Il Tar ha fissato all’8 luglio l’udienza conclusiva per la correzione dei risultati elettorali e la proclamazione degli eletti.