“È evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra”, lo cantava Giorgio Gaber un po’ di tempo fa, ma nulla è cambiato neppure ai giorni nostri.
Certo forse ancora oggi “fare il bagno nella vasca è di destra, far la doccia invece è di sinistra”, ma quello che Gaber non conosceva ancora era l’utilizzo invasivo dei social, la scelta del comizio di piazza o dei luoghi chiusi (a seconda dell’appartenenza politica, o più semplicemente della disponibilità economica, ndr).
Gaber nella sua canzone non parlava della cene pre-elettorali, dei pacchi di pasta in regalo, e non parlava neppure delle orribili trombette da stadio utilizzate per simulare consenso durante i comizi, neanche fosse la finale di Champions League.
Qualcuno racconta di un’accesa discussione tra tifoserie di schieramenti politici contrapposti che si sono sfidate direttamente nella piazza principale della città, dinanzi a tutti, in cui chi c’era racconta siano volate anche parole piuttosto pesanti. Provate a immaginare la scena: la musica di Ennio Morricone in sottofondo e una sorta di spaghetti-western in versione nostrana. Certamente non un bello spettacolo pubblico da parte di chi si propone per amministrare una città. Per Gaber quell’episodio non sarebbe certamente né di destra e neppure di sinistra.
Ma perché nessuno finora ci ha detto come intende amministrare la città? Perché nessuno parla del programma?
o.cri.