Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione bambini cardiopatici Abc di Ester:
Siamo ad Agosto 2017, il tempo è passato e noi siamo ancora qui nella medesima situazione. Il problema resta il reparto di pediatria dell’ospedaledi Martina Franca, l’eterna incognita, dimenticato dal mondo, dimenticato dalla ASL e dalla politica e con tutti i suoi problemi che si porta dietro.
Un reparto attualmente ancora in versione provvisoria, arrangiato e d’appoggio all’interno di un altro reparto, con personale ridotto all’osso, privo del rispetto dei LEA e costretto a dei turni massacranti con immaginabili disagi di ogni tipo.
Quanti pensieri e quante domande ci siamo posti e alla fine abbiamo ottenuto solo delle affermazioni vaghe ed illusorie. Ci dicono “va tutto bene, con il tempo si risolverà tutto” Sì, certo, come no!
Durante la campagna elettorale un attuale consigliere comunale parlò del suo lavoro di squadra con il riconfermato sindaco e il suo Consigliere regionale per aver ottenuto la consegna dei reparti di Cardiologia, Otorino, Oculistica e appunto Pediatria. Il reparto di Medicina no, quello era già stato consegnato, con tanto di inaugurazione e con la partecipazione straordinaria del vescovo.
Noi dell’associazione A.B.C. di Ester ci siamo pronunciati solo sul reparto di Pediatria e ci siamo recati in ospedale contenti per quanto affermato dai politici locali, ma purtroppo la situazione non era, e non è ancora, come la si descriveva.
Il reparto è ultimato, anche il collaudo pare sia pronto, ma è ancora privo di arredi e di attrezzature. La cosa più grave è che ancora i numeri del personale in servizio non sono cambiati. Nel 2013, insieme ad altre associazioni, consegnammo oltre 2000 firme dei cittadini martinesi frutto di una petizione che vide protagonisti anche una parte di politica locale, con la quale si chiedeva l’adeguamento nel rispetto dei L.E.A. per il personale medico e paramedico nel reparto pediatrico martinese e la tutela del diritto alla salute per ogni persona di qualsiasi fascia d’età. In quell’occasione qualcuno provò anche ad accusarci di aver creato inutili allarmismi.
Di tempo ne è passato e noi siamo ancora qui, nelle stesse condizioni, anzi no la situazione è peggiorata. L’unica cosa che non cambia è questa indifferenza che aleggia da sempre su questa situazione.
Non vorremmo che qualcuno stesse attendendo lo sfinimento del personale, forse qualcuno attende che i medici possano crollare fisicamente e psicologicamente per poter poi dare a loro la colpa della chiusura del reparto e scrollandosi cosi qualsiasi responsabilità pesante di dosso, creandosi così un alibi perfetto.