Il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) offre alcuni spunti di riflessione numerici estremamente interessanti circa l’andamento demografico della popolazione. Un dato molto utile soprattutto per coloro che intendono capitalizzare sul territorio, in particolar modo per gli imprenditori edili che intendono investire in nuova edilizia, nonostante i dati non siano recentissimi e facciano riferimento agli ultimi due censimenti ISTAT (2001 e 2011).
Con i suoi 48.984 abitanti (dati 2012), Martina Franca presenta una densità demografica di 166 abitanti per chilometro quadrato, indice questo inferiore alla media regionale, ma superiore a quella provinciale. Dall’analisi dei dati riferiti alle famiglie (2001), emerge che il 22,3% di esse risulta in affitto, mentre il 71,83% risulta già possedere un’abitazione in proprietà.
I dati statistici relativi al 14° Censimento ISTAT, evidenziano come il numero totale di abitazioni sia pari a 30.254; di queste ne risultano occupate da persone residenti solo 17.775, ovvero il 58,7%.
Riassumendo significa che a fronte di una popolazione di 49 mila abitanti circa ci sono oltre 30 mila abitazioni, di cui 17.775 risultano effettivamente occupate da persone residenti, mentre oltre 12 mila sarebbero le abitazioni prive di residenza registrata. Un trend che resta costante anche se si leggono i dati del censimento del 2011 laddove le case occupate dai residenti salgono a 19.277 (63% sul totale delle abitazioni presenti), mentre scendono a 11 mila le abitazioni in cui non è dichiarata residenza.
Escludendo le seconde case, significa che le possibilità di nuove residenze ci sono già e, forse, quello che manca è la reale possibilità economica di acquisto degli immobili. Una politica di abbassamento dei prezzi potrebbe certamente contribuire a generare un fattore di attrattività per nuovi insediamenti urbani e, nel medio periodo, favorire un aumento della popolazione complessiva con evidenti ricadute positive in termini economici.
Ottavio Cristofaro