Omaggio ai caduti: un appello ai giovani per un futuro di pace – Lo Stradone

Omaggio ai caduti: un appello ai giovani per un futuro di pace

Celebrazioni della Giornata delle Forze Armate e della Festa dell’Unità Nazionale organizzate dall’Amministrazione Comunale per il tramite dell’Assessorato alle Politiche Educative e Formative e dal 16° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Il discorso del sindaco di Martina Franca, Gianfranco Palmisano

Autorità civili, militari e religiose, care concittadine e concittadini, associazioni e, soprattutto, care ragazze e ragazzi,

Benvenuti a tutti.

Oggi ci riuniamo qui per rendere omaggio a coloro che, con coraggio e dedizione, hanno sacrificato tutto per la nostra patria, per la libertà e l’unità.

Rivolgiamo un saluto particolare alle Forze Armate, al Colonnello Andrea Giuliani e alle donne e agli uomini del 16° Stormo dell’Aeronautica Militare, che ringraziamo per il servizio e il sostegno nelle celebrazioni odierne.

Questa cerimonia è molto più di un semplice ricordo: è un momento di riflessione, una lezione viva del passato che si fa monito per il presente. Accanto ai nomi incisi su questo monumento, vediamo date, storie di vite spezzate troppo presto, di giovani come voi, costretti ad abbandonare sogni e speranze per trovarsi nelle trincee, lontani da casa e dagli affetti. I loro sacrifici, così come quelli di tutti coloro che hanno sofferto le conseguenze delle guerre, non sono solo pagine di storia; sono un invito, un richiamo a non dimenticare.

Oggi più che mai la guerra tocca le corde più profonde del nostro essere. È un segno che scalfisce il destino di ciascuno di noi, anche quando sembra lontana.

Immaginate per un momento di trovarvi in un luogo in cui la serenità è infranta, dove non potete più passeggiare, uscire con i vostri amici, praticare lo sport che più vi piace, o cenare con la vostra famiglia.

Immaginate che a svegliarvi al mattino non sia più vostra madre o una semplice sveglia, ma il suono di una sirena d’allarme, e che dobbiate correre per rifugiarvi da una bomba. Una bomba che distrugge la vostra casa e calpesta tutti i vostri sogni.

Questa è una realtà che abbiamo visto nel passato, ma che tristemente sta accadendo ancora oggi. Pensate a coloro che hanno lasciato le loro case, senza sapere se sarebbero mai tornati, e a quelle madri e quei padri che hanno salutato i figli con il cuore in gola, incerti se li avrebbero mai riabbracciati. Questo sacrificio non è solo un ricordo del passato; è un richiamo a noi, un invito a non dimenticare.

Ma la vera sfida non è solo ricordare i sacrifici, è capirne il significato profondo.

La guerra porta con sé distruzione e sofferenza, ma noi abbiamo il potere di scegliere un altro cammino. Possiamo decidere di risolvere i conflitti con il dialogo, di costruire ponti invece di muri, di promuovere la comprensione e il rispetto.

Oggi più che mai, vi chiedo solo una cosa: studiate. Non fatelo per i voti, ma per amore della conoscenza.

Non smettete di informarvi, di leggere, di scoprire cosa sta accadendo intorno a voi. Studiare vi renderà liberi e capaci di capire come è meglio agire, per il bene del mondo intero. La vostra voce, il vostro impegno, possono davvero cambiare questo mondo. Siate portatori di pace, difensori della giustizia, e ricordate che anche i piccoli gesti di gentilezza possono fare la differenza.

Oggi, onoriamo coloro che hanno sacrificato tutto per noi. Facciamo in modo che il loro coraggio ci ispiri a costruire un futuro in cui la pace regni sovrana. Ogni volta che vi troverete di fronte a un conflitto, ricordatevi di queste storie. Seneca dice: “Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo dispiegare le vele.” Cari ragazzi, dispiegate le vele del vostro futuro: scegliete l’amore, scegliete la comprensione e soprattutto scegliete di essere la luce in un mondo che ha bisogno di speranza.

Concludiamo questo momento di riflessione rendendo omaggio ai caduti di tutte le guerre, a coloro che hanno lottato per un’Italia unita e libera. Non dimentichiamo il loro sacrificio, e impegniamoci a preservare e costruire, giorno dopo giorno, un mondo in cui la pace non sia solo un sogno ma una realtà.