Noi giornalisti chiamati a uno sforzo maggiore: custodi delle informazioni contro le fake news – Lo Stradone

Noi giornalisti chiamati a uno sforzo maggiore: custodi delle informazioni contro le fake news

Vale la pena leggere, studiare e approfondire il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2018. Un invito che vale non solo per gli operatori dei media, ma per tutti coloro che intendono formarsi una coscienza critica, senza cadere nella trappola delle notizie false, le cosiddette fake news.

“Educare alla verità significa educare a discernere, a valutare e ponderare i desideri e le inclinazioni che si muovono dentro di noi, per non trovarci privi di bene ‘abboccando’ ad ogni tentazione”. Un’indicazione di metodo importante, un vero e proprio atto teologale, in quanto il discernimento è attivazione di un dono dello Spirito. E, in quanto tale, pensando ai mass media, esige tre chiavi ineludibili: conversione, maturità umana e competenza.

Già il titolo del testo del Santo Padre dà un orizzonte di senso: “La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace”. Tutto il messaggio, infatti, ha radice proprio in un chiaro orizzonte biblico, come del resto è avvenuto anche lo scorso anno. Sin dalle prime battute, il Papa richiama i due celebri episodi di Caino e Abele e della Torre di Babele, per spiegare che quando “l’uomo segue il proprio orgoglioso egoismo, può fare un uso distorto anche della facoltà di comunicare”.

Quello della fake news è un tema che riguarda tutti noi da vicino nel quotidiano e che impone in particolare a noi giornalisti una riflessione sull’etica e la deontologia perchè la comunicazione non sia strumento nelle mani di gruppi di potere che da essa ne traggono profitti per i propri interessi. Si tratta di un tema che riguarda la politica, la costruzione delle campagne elettorali, il gettare fango e l’utilizzo distorto dei social media, nella falsa credenza che sui social tutto è consentito.

Spesso capita anche di vedere giornalisti e comunicatori produttori di fake news

Si tratta insomma di mettere al centro la persona, la sua dignità e il rispetto del lavoro delle persone. Si è parlato anche di questo a Bari lo scorso mercoledì nel Salone degli affreschi dell’Università di Bari nel corso di un incontro dal titolo “Etica e comunicazione oggi, fra conflitto e sintesi”, organizzato proprio nel giorno di San Francesco di sales, patrono dei giornalisti.

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