Niente modifiche al regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio e delle Commissioni consiliari. In Consiglio comunale si è discussa la proposta, presentata dall’Udc, che puntava a rafforzare il ruolo delle commissioni, rendendole meno consultive e attribuendo all’opposizione maggiori garanzie.
L’emendamento proposto dai centristi è stato, però, bocciato a maggioranza. Nonostante alcuni consiglieri di maggioranza abbiano manifestato una certa apertura al dialogo e alla collaborazione con l’opposizione, la proposta è stata respinta.
«La revisione del regolamento consiliare non può essere monopolio della maggioranza», è la reazione dei consiglieri Mauro Bello, Mina Fumarulo, Vito Basile e Fabio Chiarelli. Il gruppo consiliare dell’Udc ha sollevato dure critiche nei confronti della gestione del Consiglio comunale, chiamando in causa il presidente Giovanni Basta: «siamo di fronte a un atteggiamento di arroganza politica divenuto ormai insostenibile».
I centristi avevano anche proposto un emendamento che avrebbe introdotto il tema della presidenza delle commissioni di controllo e garanzia per le minoranze: «In questo comune manca una commissione di controllo e garanzia», dicono.
La seduta consiliare è stata anche l’occasione per affrontare il tema della trasparenza amministrativa. Fratelli d’Italia ha presentato una mozione per denunciare i ritardi nell’aggiornamento degli Open Data e le difficoltà che i cittadini incontrano nell’accedere alle informazioni. Secondo il partito di Giorgia Meloni, la piattaforma degli open data del Comune di Martina Franca presenta numerosi problemi, sia in termini di aggiornamento dei dati che di facilità d’uso.
Sulla mancata approvazione della mozione sugli open data, si registrano le reazioni da parte di Fratelli d’Italia. «Sono informazioni raccolte o gestite dalle pubbliche amministrazioni, rese disponibili a tutti in formati facilmente fruibili e riutilizzabili. I dati pubblici appartengono ai cittadini e devono essere accessibili per promuovere trasparenza, innovazione e partecipazione democratica», dicono i meloniani.
«Questi dati coprono vari settori, come demografia, urbanistica, ambiente, trasporti ed economia. Le imprese possono usarli per sviluppare nuovi servizi o migliorare i propri prodotti. Ad esempio, le aziende turistiche possono analizzare i flussi di visitatori per migliorare l’offerta locale, mentre i ricercatori possono sfruttarli per nuove analisi socio-economiche o modelli predittivi utili alla pianificazione territoriale».
La capogruppo Grazia Lillo, intanto, esprime la sua soddisfazione per l’approvazione della mozione sul bilancio partecipato, che serve alla redazione e predisposizione del bilancio preventivo. «Uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione – dice la Lillo – che permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di indirizzare le scelte dell’Amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare».
o.cri.