“Mettiamoci all’opera”: Alberto Mattioli guida un dibattito sul senso del teatro oggi – Lo Stradone

“Mettiamoci all’opera”: Alberto Mattioli guida un dibattito sul senso del teatro oggi

Paolo Grassi

1919 – 2019: a cent’anni dalla nascita di Paolo Grassi è ricchissima l’offerta di incontri e iniziative proposta dalla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca in coincidenza con il Festival della Valle d’Itria in memoria di un personaggio chiave del mondo culturale del Novecento italiano. A parlarne è chiamato anche Alberto Mattioli, giornalista del quotidiano «La Stampa», appassionato d’opera e scrittore, che venerdì 12 luglio 2019 alle ore 19 all’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi (Via Metastasio 20, Martina Franca) terrà una conversazione dal titolo “Mettersi all’opera. Il teatro civile degli italiani”.

«Alla base di questo incontro – dice Alberto Mattioli – c’è l’idea di parlare non tanto del ruolo artistico, quanto della portata civile e politica unica che ha assunto per secoli l’opera lirica, la principale forma di spettacolo della nostra storia: il teatro d’opera in Italia è stato il luogo per eccellenza dove la società ha discusso».

Il culmine storico del teatro d’opera inteso come ambiente di confronto politico è stato raggiunto nell’Ottocento, e in particolare con Giuseppe Verdi, a cui Mattioli ha recentemente dedicato un saggio di successo, Meno grigi più Verdi (edito da Garzanti), una sorta di radiografia del nostro paese, di cui il compositore di Bussetto aveva colto con estrema lucidità vizi, virtù e debolezze.

Per Mattioli figure del Novecento come «Paolo Grassi, Claudio Abbado e Giorgio Strehler, alla stregua di Verdi, avevano individuato nel teatro d’opera non soltanto un valore di intrattenimento e di conservazione della tradizione, ma specialmente il luogo principe in cui dibattere della società (per Grassi lo stesso accadeva anche nel teatro parlato). Questa è l’unica ragione per cui la comunità stessa si fa carico dei teatri, così come diceva Grassi, per il quale solo il teatro d’arte andava sovvenzionato, non il teatro inteso come mero intrattenimento», conclude Mattioli.

Da queste riflessioni scaturiscono le domande sull’oggi che verranno scandagliate durante la conversazione: ha ancora senso fare teatro? Perché sovvenzionare i teatri?

La rassegna “Mettersi all’opera” proseguirà con il terz’ultimo dei dieci appuntamenti previsti, lunedì 15 luglio alle ore 17, sempre nell’Auditorium della Fondazione Grassi, con “Dialogo sopra le due verità. Teatro, scienza e politica: riflessioni sul tema con Mario Castellana, Giacinto Gianfiglio e Walter Villadei” (In collaborazione con il Comando 16° Stormo dell’Aeronautica Militare).