L’Amministrazione comunale in questa fase, dopo aver assicurato lo svolgimento del mercato ortofrutticolo e di quello alimentare dallo scorso 18 aprile, è impegnata nel concertare, con i rappresentanti delle associazioni di categoria, nuove modalità di svolgimento del mercato ambulante.
Il tipico mercato del mercoledì mattina, che si è potuto svolgere sino a quando è iniziata l’epidemia, contava circa 330 postazioni a disposizione del commercio ambulante, dislocate nell’area di piazza d’Angiò e in numerose vie limitrofe.
Tale modalità di svolgimento del mercato settimanale si è constatato non essere compatibile con l’adempimento delle prescrizioni obbligatorie previste dall’ultimo Dpcm (17 maggio) e dall’Ordinanza regionale n.237/2018, che disciplina le modalità di apertura delle attività economiche e produttive.
Ad oggi, la città non ha un’area mercatale attrezzata che possa ospitare, in sicurezza, i 330 operatori del commercio ambulante e i rispettivi clienti.
Per questo, il settore Attività produttive, con gli uffici del Patrimonio e della Polizia locale, è al lavoro per elaborare alcune opzioni alternative.
A tal proposito, in settimana si è svolta una riunione con i rappresentanti delle associazioni di categoria interessate ( Felsa Cisl Fivag, Confesercenti, Confcommercio e CARI).
E’ stata proposta ai commercianti la possibilità di dedicare l’area di piazza D’Angiò allo svolgimento del mercato per più giorni alla settimana, compresa la domenica, effettuando una rotazione tra gli esercenti ambulanti. Questa modalità garantisce di adempiere senza particolari criticità a tutte le prescrizioni previste, in particolare per quanto riguarda il divieto di assembramento delle persone e il distanziamento sociale.
Le associazioni di categoria hanno deciso nell’immediato di non aprire, preferendo attendere l’evoluzione della situazione sino al 3 giugno e, per tale motivo, il tavolo di concertazione è stato aggiornato al 4 giugno.