“Care concittadine e cari concittadini”,
così, tante volte in questo difficile 2020 mi sono rivolto a voi per rendervi partecipi delle fasi più delicate e per chiedervi, spesso, di rispettare regole che ci hanno imposto “distanza”.
In questo sacrificio, nello sperimentare la rinuncia, la lontananza dagli affetti cari, la mancanza delle nostre abitudini, ciascuno di noi ha affrontato un’esperienza nuova e nella responsabilità per se stessi e per gli altri siamo cresciuti nella consapevolezza di essere una “comunità”, la parte di qualcosa di più grande.
Ci lasciamo alle spalle un anno che ha appesantito le nostre famiglie delle preoccupazioni per la salute soprattutto degli anziani, per il lavoro messo a rischio o che è venuto a mancare, per la crescita e l’istruzione dei nostri bambini e ragazzi e mai come in questo momento guardiamo con fiducia e speranza all’anno nuovo.
Una speranza che in questi giorni rivediamo nei volti dei medici che si stanno sottoponendo al vaccino anti- Covid. Ma la meta da raggiungere è ancora lontana e, fino ad allora, è ancora nelle nostre mani l’arma più potente per sconfiggere il virus. Condividere le regole a presidio della nostra e altrui salute.
È questo che saremo chiamati a fare ancora in questo 2021 e lo faremo con spirito di unità e solidarietà nei confronti di chi è più fragile.
Lo dobbiamo a chi nell’anno che abbiamo alle spalle ha lottato in prima linea (medici,operatori sanitari,volondari,operatori della Protezione civile), agli operatori economici che hanno subito chiusure e limitazioni, a chi ha sofferto e soffre le conseguenze di questa pandemia.
L’augurio che faccio alla nostra Città e a voi, miei cari concittadine e concittadini, è quello di tornare a vivere a pieno senza più timori o paure, di tornare a progettare il futuro in modo sempre più sostenibile, di tornare a viaggiare, tornare a fare con spensieratezza tutte quelle cose semplici che ci rendono felici.
Buon Anno nuovo Martina!