Martedì 16 aprile alle ore 18,00 a Palazzo Ducale “Martina incontra Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, martire civile, simbolo della lotta alla mafia.
Giovanni Impastato è un testimone del conflitto fra mafia e antimafia vissuto all’interno delle mura domestiche e della battaglia nel nome della legalità e della verità costata la vita a suo fratello Peppino, giovane giornalista, ucciso di botte e fatto saltare in aria il 9 maggio 1978 dalla mafia che tentò di farlo passare per terrorista.
La storia di Peppino Impastato è una delle più note e significative tra quelle riguardanti le vittime delle mafie, anche per la risonanza avuta dalle successive indagini e dal processo che solo dopo 24 anni ha riconosciuto nel boss Tano Badalamenti il mandante dell’omicidio. Al processo e alla sentenza si è arrivati grazie all’impegno infaticabile della famiglia Impastato, in particolare della madre Felicia e del fratello Giovanni. L’impegno oggi continua con “Casa Memoria di Felicia e Peppino Impastato”, l’associazione di Cinisi (paese in provincia di Palermo) che continua il lavoro di Peppino Impastato, avamposto di legalità e di cultura antimafiosa.
L’incontro è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Aps Legalitria.
Interverranno per i saluti istituzionali del Sindaco Gianfranco Palmisano, dell’Assessore alle Attività Culturali Carlo Dilonardo e del Vicepresidente del Consiglio Comunale Angelita Salamina. Modererà l’incontro il giornalista Antonello Pentassuglia di Aps Legalitria/Themis Festival.
“E’ un incontro di forte significato sociale, culturale e formativo con una personalità di grande rilevanza nella lotta alla mafia. Inoltre – sottolinea l’Assessore alle Attività Culturali Carlo Dilonardo – è una delle iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale per diffondere la cultura della legalità soprattutto nelle giovani generazioni che segue, per citare le principali, l’incontro col procuratore Nicola Gratteri, il patrocinio e gli incontri con le scuole sul beato Pino Puglisi in occasione del pellegrinaggio delle reliquie a Martina”.