Sarà l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Martina Franca una delle due scuole secondarie di primo grado a rappresentare la Puglia nella XVIII edizione del Concorso “I giovani ricordano la Shoah”, quest’anno incentrato sul mondo dello sport. Così ha stabilito la Commissione di esperti dell’Ufficio Scolastico Regionale incaricata di selezionare i lavori meritevoli di concorrere a livello nazionale.
Ora tutti gli elaborati sono nelle mani di una commissione paritetica composta da rappresentanti del MIUR e dell’UCEI, che nel giro di un mese farà sapere quali scuole (una per ogni grado di studi) saranno ricevute e premiate a Roma dal Presidente della Repubblica in occasione del ‘Giorno della Memoria’. Comunque vada un risultato di grande prestigio vista l’alta rilevanza dell’iniziativa e le tantissime scuole che da sempre concorrono, che fa seguito agli ottimi piazzamenti alle olimpiadi di matematica e ai campionati di scacchi degli anni precedenti.
L’elaborato, espressione del lavoro collegiale degli alunni della 3A e della 3B, è una puntata speciale, ovvero trasmessa in ‘radiovisione’, del TG della Radio web d’Istituto, nata lo scorso anno all’interno di un progetto PON di cittadinanza digitale. Gli alunni hanno raccolto informazioni sugli atleti di religione ebraica deportati, assassinati o anche solo discriminati negli anni Trenta e Quaranta, che hanno poi inserito in una linea del tempo essenziale della Shoah. Il tutto è stato poi comparato con esempi di antisemitismo molto più recenti, quali i ripetuti episodi di stupidità delle tifoserie calcistiche italiane e quelle vicende che hanno visto protagonisti in negativo atleti del mondo arabo in competizione con colleghi israeliani. Il Tg degli alunni dell’I.C. Giovanni XXIII ha insomma voluto promuovere la cultura dell’antirazzismo attraverso la realizzazione di un doloroso gioco di specchi tra passato e presente che dimostrasse come le radici dell’antisemitismo siano purtroppo rimaste immutate nonostante il mutare degli interpreti: ignoranza soprattutto, ma non vanno trascurate complesse questioni di politica internazionale spesso semplificate pericolosamente (ieri la trasposizione sul piano sociale delle teorie darwiniane in ottica nazionalistica, oggi la questione arabo-palestinese dell’‘usurpatore ebreo’). Il lavoro verrà presentato per la prima volta al pubblico in occasione dei due Open days del 12 e del 19 gennaio.