“L’inedito politico-costituzionale del Contratto di Governo” è il titolo del libro di Angelo Lucarella con il quale si cerca di analizzare i possibili scenari del potere ed i probabili effetti giuridici del Contratto di Governo in relazione alla Costituzione Italiana. Il volume è in uscita il prossimo settembre, edito dalla casa editrice Aracne di Gioacchino Onorati.
Già in maggio scorso nella puntata di “Spazio Scenico” l’Avv. Lucarella aveva annunciato la conclusione dello scritto incentrato all’esame famoso “Contratto di Governo”; quest’ultimo formalizzato tra le forze politiche maggioritarie, ora all’esecutivo, Lega e Movimento 5 Stelle.
Angelo Lucarella è avvocato pugliese di Martina Franca. Appassionato di storia politica ed innamorato studioso della Costituzione italiana.
Già autore di altre pubblicazioni legate a questioni d’interesse costituzionale avendo passato diversi anni (quale cultore della materia) in seno alla cattedra di Diritto Costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza – dipartimento ionico – Università degli studi di Bari.
“Si tratta di un lavoro di approfondimento prettamente giuridico”, precisa l’Avv. Lucarella, “benché la vicenda esaminata sia parte essenziale di un dibattito ed uno scenario politico tra i più complessi e delicati dell’epoca Repubblicana”. Il fulcro è certamente la ricerca di un senso costituzionalmente valido o quantomeno costituzionalmente funzionale del “Contratto di Governo” pur tenendo presente che, trattandosi di un vero e proprio inedito, esso espone le forze politiche (Lega e M5S) a fare i conti con la propria genesi.
Spiega l’Avv. Lucarella “l’incidente che può crearsi sta nel fatto che potenzialmente (ma anche fattivamente) i parlamentari delle rispettive compagini politiche contraenti siano letteralmente costretti, in virtù di quanto sottoscritto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio, a limitare la loro indipendenza e la insindacabilità così da auto-privarsi di quella piena ed inderogabile libertà politico-decisionale; libertà necessaria a rendere quanto più genuino il mandato con gli elettori.
Già Aldo Moro affermava che la vera libertà si vive faticosamente tra continue insidie