Leaglitria torna in piazza a Locorotondo per ospitare una donna coraggiosa: Piera Aiello. Vive da 27 anni sotto copertura per aver deciso di denunciare il mondo mafioso e iniziare a collaborare con le forze dell’ordine. È stata la prima testimone di giustizia ad essere stata eletta in Parlamento.
Sabato 13 agosto 2022 in villa comunale alle ore 19,30 Piera Aiello sarà intervistata da Antonella Girolamo e Miriam Palmisano, giornaliste e socie di Legalitria
Interverranno: Tonio Salamina, presidente, Leonardo Palmisano per Radici Future, Antonio Bufano sindaco di Locorotondo, Donato Pentassuglia assessore regionale Agricoltura
In caso di pioggia l’evento si svolgerà presso la sala “don Lino Palmisano” a Villa Mitolo, in via Almirante.
Nel 1985 la diciottenne Aiello fu costretta a sposare Nicola Atria, figlio del mafioso partannese Vito Atria. Vito Atria fu ucciso nove giorni dopo; Nicola Atria fu poi ucciso il 24 giugno 1991, in presenza sua. A seguito di quest’evento, Piera Aiello decide di denunciare l’autore dei due assassini e inizia a collaborare con la polizia e la magistratura, unitamente alla cognata Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia. Entrambe stringono un fortissimo legale di stima e fiducia con il giudice Paolo Borsellino. Da allora vive con un’altra identità, fino alle elezioni del 2018.
Il 25 luglio 2008 viene nominata presidente dell’associazione antimafie “Rita Atria” di Milazzo.
Il 24 ottobre 2012 presenta il suo libro Maledetta Mafia (Edizioni San Paolo) scritto a quattro mani con Umberto Lucentini, giornalista e biografo di Paolo Borsellino.
Nel 2015 viene assunta insieme ad altri 12 testimoni di giustizia alla Regione Siciliana dal presidente Rosario Crocetta.
Il 10 dicembre 2016 viene nominata Presidente onorario dell’Associazione Antimafie e Antiracket – Paolo Borsellino – onlus di Marsala. Il 23 maggio 2017 viene eletta Presidente dell’Associazione Antimafie ed Antiracket “La verità vive” Onlus.
Impegno politico
Alle elezioni politiche del 2018 viene eletta alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Trapani-Marsala per il Movimento 5 Stelle.
È la prima parlamentare nella storia della Repubblica Italiana con lo status di testimone di giustizia. È componente della commissione Giustizia e della Commissione parlamentare antimafia.
Il 2 settembre 2020, dopo le polemiche sul rinnovo dei vertici dei servizi segreti, ha annunciato di aver lasciato il Movimento 5 Stelle: “Non mi rappresenta più”.
Il 27 gennaio 2021, in occasione delle consultazioni per la formazione di un nuovo governo, aderisce alla componente del Gruppo misto Centro Democratico.