Le associazioni lamentano: ancora abbattimenti di alberi al quartiere Paolotti – Lo Stradone

Le associazioni lamentano: ancora abbattimenti di alberi al quartiere Paolotti

Comunicato stampa congiunto WWF trulli e gravine, gruppo speleologico martinese, osservatorio sulla questione urbanistica, Legambiente martina, associazione Terra Terra


È nota la straordinaria importanza del verde urbano che è in grado di migliorare il microclima locale, di contrastare i cambiamenti climatici, di contribuire alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, di schermare i rumori del traffico. Si tratta quindi di un patrimonio collettivo, sia nel caso di proprietà pubblica, sia nel caso di proprietà privata, come tale meritevole di una gestione competente, attenta e lungimirante, mentre spesso si è assistito e si continua ad assistere ad interventi molto distanti da tali criteri.

Gli interventi sul verde urbano devono avere a monte studi attendibili, condotti da professionisti esperti in grado di progettare interventi qualificati. In particolare, interventi sul verde urbano necessitano di strumenti di pianificazione che permettano di operare in modo razionale e non improvvisato sulle aree verdi, con l’obiettivo di migliorare lo stato del verde attuale e di incrementarlo su quelle destinate a verde.

I continui abbattimenti e sostituzioni di alberi per inseguire le richieste pervenute all’amministrazione comunale, spinse il FORUM delle Associazioni per la tutela del territorio di Martina Franca (WWF Trulli e Gravine, Gruppo Speleologico Martinese, Gruppo Umanesimo della Pietra di Martina Franca-onlus, l’Osservatorio sulla questione urbanistica), già nel 2009 a un duro lavori di redazione delle “Linee-guida per la gestione del verde urbano di Martina Franca”, documento, adottato successivamente con Delibera di Giunta Comunale .n. 541 del 19.12.2013, che fornisce gli orientamenti per effettuare corretti interventi sul verde, donato alla Città e all’Amministrazione dell’epoca.

Prendiamo spunto dall’ultimo, in ordine cronologico, inspiegabile abbattimento di alberi nell’area a verde pubblico nei pressi dell’ex complesso conventuale San Francesco da Paola per denunciare ancora una volta il mancato rispetto delle “Linee-guida per la gestione del verde urbano di Martina Franca”.

Dalla notizia pubblicata sul sito istituzionale del Comune apprendiamo che “i lavori hanno previsto, fra le altre cose, il rifacimento della facciata ammalorata anche dalla presenza dei rami dei  cedri presenti nelle aiuole adiacenti il Convento”: stupisce che in un immobile abbandonato da anni all’incuria che vede anche la presenza di manufatti in amianto in aree prospicenti le aree a verde utilizzate dai bambini della materna dell’IC Giovanni XXIII la cosa che si rileva per prima è la facciata ammalorata dai cedri.

Dalla stessa notizia pubblicata sul sito istituzionale del Comune apprendiamo che “Per compensare l’abbattimento, gli alberi saranno sostituiti con vegetazione autoctona e di più modesta altezza per salvaguardare la facciata del monumento.”: già questo è in contrasto con quanto previsto dalle Linee Guida che richiedono, nel caso in cui sia davvero indispensabile un abbattimento (prevalentemente per motivi di sicurezza) la sostituzione con altro verde a parità di volume della chioma.

Nelle Linee Guida abbattimenti e sostituzioni sono definiti e regolamentati: a supporto di tali interventi deve sempre essere prodotta una puntuale relazione, da parte di tecnico abilitato in materia botanica e ambientale, nella quale si specificano le comprovate motivazioni dell’intervento.

Possibile che ancora oggi, quando non si fa che parlare di green new deal, della straordinaria importanza ecosistemica degli alberi, oggi che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e altrettanto chiaro è il nesso di causalità con le attività antropiche, oggi che è più che mai noto che la resilienza del pianeta e delle città è strettamente connessa alla gestione e tutela delle aree a verde, possibile che ancora oggi l’unica soluzione che si ripropone è quella della completa eliminazione degli alberi?

Possibile che anche dopo le numerose encicliche di Papa Francesco, che, in particolare in ‘Laudato si’, esalta l’importanza degli alberi ci ritroviamo a denunciare l’abbattimento di esemplari di notevole valore posti proprio in prossimità di un immobile della Curia?