La palestra Sant’Eligio e la Masseria Caroli diventeranno di proprietà comunale – Lo Stradone

La palestra Sant’Eligio e la Masseria Caroli diventeranno di proprietà comunale

Palestra Sant'Eligio

Una vicenda che dura da quasi mezzo secolo e che finalmente trova una soluzione. La Giunta comunale, infatti, ha deliberato ieri la transazione di 40 mila euro per ciascuno dei due proprietari per mettere fine alla vicenda che riguarda gli immobili della palestra Sant’Eligio e di Masseria Caroli, entrando finalmente nella piena proprietà degli immobili e delle aree perimetrali. Merito di una lunga e complessa attività di mediazione che il sindaco Gianfranco Palmisano con i proprietari che legittimamente avevano, in questi anni, difeso i propri diritti.

Vicende urbanistiche complesse, frutto di politiche degli anni passati, a fronte di urbanizzazioni di porzioni di città. La palestra Sant’Eligio, nota anche come palestra Paolotti, è stata realizzata su una superficie di un privato, mentre il fabbricato è comunale. La struttura non è mai entrata in esercizio e attualmente versa in un grave stato di abbandono, per cui risulta precluso ogni possibile utilizzo. La Masseria Caroli, che attualmente ospita alcuni servizi sanitari tra cui il 118 e il consultorio, è stata per anni la sede dell’ex Osmarim, con i canoni di locazione incassati dal Comune nonostante Palazzo Ducale non fosse nella piena titolarità della proprietà dell’immobile.

Masseria Caroli

Questa delibera di Giunta mette fine a una lunga vicenda, facendo contenti i privati e il Comune, che finalmente potrà avviare una fase di riprogettazione di quelle superfici. Per la palestra Sant’Eligio non c’è altra soluzione diversa dalla sua demolizione, mentre la Masseria Caroli entrerà nuovamente nelle disponibilità del Comune non appena sarà completata la realizzazione del distretto socio sanitario di via Pitagora, che porterà al trasferimento definitivo delle strutture Asl attualmente ospitate in quell’immobile.

Palestra Sant’Eligio

Avviare opere di rigenerazione urbana

L’Amministrazione, negli indirizzi generali di Governo, ha inteso di voler avviare opere di rigenerazione urbana, al fine di rispondere alle problematiche di natura socio-economiche, mediante la riqualificazione del territorio urbano, per rimediare a situazioni e contesti di degrado. Tali attività sono tese a rivitalizzare zone del tessuto urbano, strappando spazi all’incuria, al fine di garantire e migliorare gli standard di vivibilità, godibilità e sicurezza dei quartieri. Questa percezione non può prescindere dalla necessità di realizzare maggiori spazi verdi ed attrezzati. L’Amministrazione inoltre nei suoi indirizzi di Governo, si è posta l’obbiettivo di ripensare la visione delle intere aree in questione, attraverso la creazione di un “Parco lineare” in Via Alcide de Gasperi, mediante la riprogettazione delle aree limitrofe, per integrare la, ormai consolidata, funzione viaria della unica circonvallazione ad oggi esistente sul territorio comunale, con la funzione paesaggistica e di servizio alla collettività. Inoltre va sottolineato come l’intera area in questione rappresenta un importante affaccio sulla Valle d’Itria, in parte non compromesso da edificazione, che merita per questo di avere una maggiore importanza in termini paesaggistici ed urbanistici. L’azione di rigenerazione, si inserisce in una più ampia visione dell’intero quartiere, già iniziata negli scorsi anni, mediante la realizzazione del parcheggio di Via P. Del Tocco e della riqualificazione, e allargamento della Via San Michele, nei pressi di uno dei più antichi manufatti cristiani della nostra comunità, ossia la “Grotta dell’Eremita” risalente all’età medioevale.

Inoltre ripensare l’area in questione rappresenta il completamento dell’azione politica di rigenerazione che unisce una vasta porzione di città, da P.zza D’Angiò, passando per il parcheggio di Via del Tocco sino ad arrivare a Via de Gasperi e all’affaccio sulla Valle D’Itria, patrimonio storico, culturale e turistico di cui prendersi cura. Inoltre in questa idea di città moderna, funzionale, rigenerata e bella, un importante aspetto da considerare è la questione viaria delle aree, e il manufatto, realizzato con le tipiche tecniche costruttive degli anni ’70, risulta essere un vero e proprio ostacolo anche a uno sviluppo ordinato della viabilità del quartiere.

o.cri.