Uno spettacolo di parole, danza e circo contemporaneo in prima assoluta al Festival della Valle d’Itria: in occasione del centenario della nascita di Paolo Grassi va in scena mercoledì 24 luglio alle ore 21 nell’atrio dell’Ateneo Bruni a Martina Franca (replica venerdì 26 luglio) La rana e le nuvole, “favola” di Carlo Galiero con testi di Paolo Grassi e musiche di Nino Rota e di Stravinskij.
Protagonista nel ruolo del Sognatore – riferimento esplicito al celebre intellettuale italiano, fondatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Strehler, sovrintendente del Teatro alla Scala e presidente della RAI – Luigi La Monica, celeberrimo doppiatore di attori come Jack Nicholson, Dustin Hoffman e Robert Redford, in scena con gli artisti circensi della compagnia QUATTROX4 (diretti da Filippo Malerba), i danzatori della Compagnia di danza del Festival della Valle d’Itria, i giovani ballerini della Scuola CSD Silfide e i bambini della Scuola di musica della Fondazione Paolo Grassi.
La rana e le nuvole è una commissione del Festival affidata per la regia a Libero Stelluti – già impegnato, insieme alla compagnia Eco di fondo, in produzioni apprezzate da pubblico e critica come Altri d’amor nel 2017 e Il trionfo dell’onore nel 2018 – le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Giuseppe Avallone, le luci di Manuel Frenda, le coreografie di Nicolas Simonetti, con l’apporto di Giusy Caccavo come maître de ballet.
«Lo spazio scenico ricorda un cantiere abbandonato – spiega il regista Libero Stelluti. In quest’area di lavoro temporanea, ambienteremo la nostra storia, il racconto di una vita. Attraverso una lama di luce vedremo Paolo attraversare tutta la platea. È un po’ affaticato, di ritorno (oppure è in partenza?) da uno dei suoi tanti viaggi; ha con sé una valigia e l’immancabile cappello. Si ferma davanti al cantiere, la sua curiosità lo porta a varcare la soglia che questa volta lo condurrà in un sogno nel quale incontrerà se stesso, un giovane pieno di idee alla ricerca di qualcuno che possa condividere con lui il primordiale significato di questa parola. Idea, dal greco antico ἰδέα, dal tema di ἰδεῖν, vedere.
I costumi – prosegue il regista – ci raccontano di un’epoca della memoria, ci saranno rimandi e allusioni a incontri fatali, come la profonda intesa con Nina Vinchi o il complementare sodalizio con l’amico Giorgio Strehler. Sulle note di Igor Stravinsky, il balletto Pulcinella, emergeranno anche le difficoltà e le asprezze, racconteremo di chi si è dovuto rialzare da terra per trovare il coraggio di andare avanti. Ma il “sogno” di Paolo e di quelli tenaci continuerà; le anime torneranno timidamente a ripopolare lo spazio scenico e l’arrivo di una figlia ci mostrerà quanto potente possa essere la vita».
La scelta dell’Ateneo Bruni come cornice per La rana e le nuvole non è casuale: fu proprio l’atrio della scuola martinese a ospitare l’anno scorso Figaro su, Figaro giù…!, libera rivisitazione delBarbiere di Siviglia di Rossini e di quello di Paisiello in una chiave volutamente pop, in cui il ritmo rossiniano si fondeva con la tradizione musicale e coreutica del tarantismo. Il risultato è stato un’operazione innovativa che mirava al coinvolgimento del maggior numero di persone possibili, incluse quelle non avvezze alla lirica, grazie anche alla partecipazione straordinaria di Elio. Una filosofia che si potrebbe definire puramente “grassiana”, quella cioè di un “teatro d’arte per tutti”, capace di lasciare un segno nella coscienza dello spettatore.
A Paolo Grassi, uno dei personaggi centrali e tra i più rivoluzionari del mondo culturale italiano del Novecento, il Festival della Valle d’Itria dedica la sua 45a edizione, nel centenario della nascita del “martinese di Milano”. Oltre alla mostra a Palazzo Ducale e alla miriade di iniziative promosse dalla Fondazione Paolo Grassi gli omaggi del Festival della Valle d’Itria dedicati a Paolo Grassi comprendono PER TUTTI! Un sogno di Paolo, Nina e Giorgio, fiaba teatrale di Benedetto Sicca ed Emanuele D’Errico su musiche di Chiara Mallozzi e Bernardo Maria Sannino (il 27 luglio alle ore 21 al Chiostro di San Domenico di Martina Franca, e il 28 luglio, sempre alle 21, presso l’Ex Ospedale San Rocco di Matera) e Galileo sotto le stelle, “notturno di musica e parole” con testi e regia di Michele Balistreri (il 29 luglio alle 23.30 al Chiostro di San Domenico di Martina Franca).
Si ricordano inoltre i prossimi quattro appuntamenti con “Le opere in masseria”: martedì 23 luglio alla Masseria “Belvedere” di Mottola, giovedì 25 luglio alla Masseria “Palesi” di Martina Franca, sabato 27 luglio alla Masseria “Casina Vitale” di Ceglie Messapica e giovedì 1° agosto alla Masseria “San Michele” di Martina Franca (unica replica ad iniziare alle 22.30). In scena per le quattro serate gli intermezzi buffi napoletani L’ammalato immaginario e La vedova ingegnosa.
I biglietti per la La rana e le nuvole hanno un costo da 10 a 15 euro (ridotto per under30 e over65) e sono in vendita sia presso il box office del Festival in Piazza Roma 10 a Martina Franca sia sul sito www.festivaldellavalleditria. it.
MARTINA FRANCA, ATENEO BRUNI
24 e 26 luglio 2019 (ore 21:00)
LA RANA E LE NUVOLE
Una favola di Carlo Galiero
con testi di Paolo Grassi
Spettacolo di danza e circo contemporaneo
su musiche di Nino Rota, da La strada
e di Igor Stravinskij, da Pulcinella
Biglietteria
Piazza Roma n.10 74015 Martina Franca (TA)
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.
Indirizzo mail: biglietteria@ festivaldellavalleditria.it / Tel. +39 080 472 5285