“La crescita del Salento dipende da Taranto”. Così l’esordio dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, di fronte ad una nutrita platea di referenti di categorie e delegazioni della Confcommercio della provincia di Taranto. L’ attenzione del governo nazionale per la città dei due mari, le varie partite aperte su più fronti nel percorso di riconversione economica intrapreso, a partire dal rilancio del porto: il futuro riserva scenari di cambiamento interessanti, ma per ora la priorità rimane la corsa a compensare le perdite – in tutti i settori economico –produttivi – causate dalla crisi economica derivata dalla pandemia Covid.
Un incontro atteso, il primo in presenza allargata ai dirigenti dell’associazione, dal cambio della guardia degli assessori in Regione; al centro del confronto, come si è detto: i riflessi sull’economia dell’emergenza Covid che in qualche settore ha completamente fermato l’attività (wedding, organizzazione di eventi).
Tanti i temi posti all’attenzione di Delli Noci, riassunti in una sintesi di priorità e proposte contenute in un promemoria che il presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo Giangrande, ha voluto lasciargli e che dovranno costituire la traccia di un percorso di confronto che deve restare aperto e non può esaurirsi in un incontro nel quale si è parlato di commercio, innovazione, credito, ristori, e protocolli e percorsi da individuare per consentire la ripartenza delle imprese la ricerca delle soluzioni per i settori particolarmente colpiti nel primo anno di convivenza con il Covid (turismo, moda, ristorazione).
Resta tutta da riprendere ed analizzare la vertenza del settore moda, in merito alla quale la visione di Federmoda – come si è evidenziato- è più spinta su le misure di sostegno economico alle imprese al dettaglio del settore (uno dei più colpiti dal rallentamento delle vendite), e differisce dalla idea di ‘cura’ ipotizzata dal neo assessore, più orientata invece su l’innovazione, gli eventi promozionali ed il marketing. Combattere i giganti del commercio on line rappresenta una battaglia persa– ha affermato Delli Noci- occorre allora cavalcare l’onda e andare sulle piattaforme del commercio on line già collaudate, inutile l’apertura di un negozio e- commerce: troppo piccolo per sostenere la concorrenza delle grandi piattaforme; bandi regionali e protocolli di intesa dovrebbero sostenere le imprese – è la proposta di Delli Noci – nel processo di innovazione intrapreso per ri-organizzare le vendite in modalità on line, ma accedendo alle piattaforme già esistenti . Novità in arrivo anche per i Distretti Urbani del Commercio che nella nuova visione, non finanzieranno più l’arredo urbano e tanto meno le piatteforme ‘smart duc’ – ha detto Delli Noci- ma i servizi di filiera, la logistica delle merci. Tra le altre notizie anticipate da Delli Noci la riapertura del Microprestito, il sostegno alle imprese in crisi di liquidità che hanno avuto perdite ingenti rispetto ai fatturati degli anni precedenti a prescindere dai codici Ateco, misure per le start up innovative (Nidi) con particolare riguardo ai giovani ed alle donne.