Lo scorso 27 aprile al Caffè Letterario Undercover tre donne, Simona Cicala, Psicologa e Psicoterapeuta, Marilena Cavallo, saggista e docente di lettere nei licei e Filomena Corbo, professore associato del dipartimento di Farmacia, presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, hanno discusso del ruolo della figura femminile tra arte e scienza.
“La creatività è femminile”, ha spiegato la dottoressa Simona Cicala, è presente in ognuno di noi sin da quando si è bambini, sin dalla preistoria, ma poi viene nascosta, repressa o dimenticata dalle mille forme della vita adulta. E così i presenti si sono trovati davanti ad un cartellone bianco con della tempera rossa, a riaccendere quella creatività che alle volte viene repressa, a risvegliare passioni assopite dal tempo.
Una serata all’insegna dell’ascolto, grazie di parole della Professoressa Marilena Cavallo: parole ricche di passione, che hanno realizzato una carrellata di figure femminili, partendo dalla profonda sensibilità della poetessa greca Saffo, ai salotti di Gaspare Stampa, al petrarchismo di Isabella Morra, alla poesia di Ada Negri, sino a giungere all’estasi e la follia di Aurelia Rosselli e Alda Merini e al “Buio” vivente ridato di Dacia Maraini.
La chiusura è stata affidata alla professoressa Filomena Corbo che, partendo dei premi Nobel legati, ha dimostrato come, seppur le donne raggiungano grandi risultati, ancora non riescano a dominare completamente il panorama scientifico, che vede invece, la prevalente presenza di figure maschili. Nonostante ciò, però, il suo invito è quello di non mollare e a continuare a studiare, imparare e ricercare.
L’esperienza di tre donne che decidono di offrire le loro competenze e conoscenze, con l’invito alla ricerca di se stessi e delle proprie passioni, senza smettere di lottare. Oriana Fallaci così diceva: “Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai.”
Chiara Convertini