“La bombetta è nata a Martina e deve morire a Martina”. La simpatica profezia di Michele Minardi si è avverata; fu pronunciata durante l’ultima campagna elettorale quasi a voler rivendicare una supremazia in salsa nostrana rispetto alla paternità della mitica bombetta.
La Regione Puglia ha messo fine al derby paesano tra Martina e Cisternino, attribuendo la paternità alla città del Festival. È tutto scritto nella pubblicazione dei prodotti agroalimentari tradizionali che è stata inserita nell’elenco nazionale all’interno del Bollettino Regionale 160 del 23 dicembre 2021, con la determina del dirigente della sezione Competitività delle filiere agroalimentari del 16 dicembre 2021, n. 322.
Il nome geografico del prodotto è “bombetta di Martina Franca”, e nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia si fa riferimento alla prima fonte certa in cui si fa riferimento a questo prodotto enogastronomico, ovvero il testo “Martina Franca, guida storico-artistica” (Edizioni AGA, Arti Grafiche Associate, Alberobello, 1983) dove si parla della bombetta come preparazione tipica di Martina Franca.
Negli anni recenti, grazie all’impegno di associazioni del territorio, tra cui Pino Caramia e Slow Food, assieme a diversi cultori della storia martinese tra cui vi è sicuramente Silvio Laddomada, questi elementi di prova sono stati portati all’attenzione della commissione, tanto che la Regione Puglia ha definitivamente sancito che la Bombetta è di Martina Franca e deve portare il suo nome come denominazione di origine.
o.cri.