Prosegue il cammino del progetto civico ed artistico denominato: “L.L.I.F.E. Project” iniziato nel 2018 ed ora portato avanti da un gruppo crescente di persone che costituiscono il “Team”, ovvero la “task force” operativa.
All’inizio fu l’idea di uno, che sembrava utopistica, ma ora all’orizzonte c’è un traguardo che appare finalmente raggiungibile. Usare il linguaggio dell’arte per sensibilizzare, stimolare riflessioni e attivare azioni personali circa alcune tematiche comuni e di attuale importanza : i 17 Goals da segnare entro il 2030 ovvero obiettivi ben precisi che ci chiamano tutti in campo per un futuro “sostenibile”.
Questa l’idea che si intendeva attuare, coinvolgendo, cooperando, interagendo. Poi, inattesa, è sopraggiunta la pandemia e le interazioni sociali sono divenute problematiche sino a scomparire. Tuttavia, i “guai” arrecati all’ambiente, evidenziati dai così detti “cambiamenti climatici”, quelli non si sono mai fermati, mostrando ogni giorno gli effetti del loro drammatico progredire in ogni dove del Pianeta.
Inoltre, paradossalmente, l’emergenza pandemica rubando per sé tutta la scena, faceva perdere quella visione d’insieme più che mai necessaria perché quel che accade non sia più considerato disgiunto e a sé stante. Convinti della profonda connessione tra loro di tutti i fenomeni umani, sociali e ambientali, cresceva nel Team la tensione per poter parlare quanto prima di “urgenze” e di azioni da porre in essere in un modo più cooperativo, più incisivo ed efficace. Ma quali urgenze ? La prima è proprio questa: capire origini ed effetti dei cambiamenti climatici; ma anche l’urgenza di delineare con chiarezza cause e conseguenze dei tanti “impoverimenti” in atto e delle “desertificazioni”.
Quando si dice deserto che avanza si pensa subito a quello ambientale dovuto alle alte temperature, agli incendi, alla siccità e alle devastanti alluvioni. Ed è vero, questa desertificazione ha raggiunto le nostre latitudini, ma ad essa si accompagnano gli impoverimenti valoriali, i rapporti sempre più problematici tra le persone, i picchi di disequilibrio psicosociale, e tutto ciò che sembra sfuggire dal controllo. L’aggrovigliarsi di tali situazioni di fatto ferma il vero progresso umano, erroneamente identificato nella unilateralità del possedere e consumare.
Questi deficit, ben osservati e contestualizzati da più parti, rendono arduo il raggiungimento dei 17 Goals dell’Agenda 2030: l’impegno solenne sottoscritto nel settembre del 2015 da 193 governi presso le Nazioni Unite. In quello stesso anno, a maggio, fu Papa Francesco a richiamare l’attenzione del mondo intero con una delle Encicliche più condivisibili e trasversali mai emanate: la “Laudato si”.
In questi giorni, il tornare lento ma costante verso una così detta normalità sociorelazionale evidenzia ancor di più certi ritardi, il tempo perduto ora da rincorrere, i gap da colmare. È un bisogno divenuto impellente ed improcrastinabile, che le giovani generazioni affermano con forza gridando il diritto di vedere finalmente una svolta, reale e globale; azioni e non più solo proclami.
Proprio in questi giorni tutto ciò è sotto i riflettori di un festival a carattere nazionale iniziato il 28 settembre e che terminerà il 14 ottobre. Si tratta del Festival per lo Sviluppo Sostenibile promosso e sostenuto da un’agenzia Italiana che non ha eguali al mondo: l’Alleanza Per lo Sviluppo Sostenibile, ASviS (www.asvis.it)
L’impegno principale di “L.L.I.F.E. Project”, ovvero quello di essere presenti sul territorio attraverso azioni concrete e di stimolo, trova ideale sponda nell’adesione al Festival promosso sin dal 2016 dall’ASviS e che per la prima volta approda a Crispiano il prossimo 8 e 9 ottobre. In tali giorni infatti, e secondo un programma reso pubblico, il cinema teatro comunale di Crispiano ospiterà dibattiti, tavole rotonde, musica e riflessioni a voce alta, con formulazione di concrete proposte.
Tutto ciò è divenuto possibile a Crispiano grazie ad una collaborazione tra istituzioni, scuola, associazioni e singoli cittadini, con l’obiettivo di realizzare eventi non già fini a se stessi, bensì quale parte attiva di un processo specifico. Operare insieme non è affatto facile, anche per le relazioni divenute più problematiche, sterili; ma proprio i fini più alti da raggiungere insieme hanno assorbito difficoltà e diffidenze, quelle che di sovente inficiano il cooperare tra attori eterogenei.
Ecco perché, il viaggio che ha segnato tappe significative lo scorso 29 Maggio (partecipazione al Festival ASviS in Taranto) e il 30 settembre del 2021 (Evento “Un Agenda in Agenda”) non si è mai fermato e prosegue, perché non si può più stare fermi ed aspettare che altri mettano mani ai “nostri” problemi. È ora di capire che gli altri, siamo noi; che, l’Umanità non è una entità astratta, ma ha precisi nomi e cognomi: I nostri. Noi possiamo e dobbiamo cambiare strada, fermare il progredire degli inaridimenti ed ostacolare l’avanzare delle desertificazioni di cui siamo, nello stesso tempo, causa ed effetto.
Di questo e di altro ancora si parlerà a Crispiano l’8 e il 9 ottobre nella rassegna “Sostenibilità: l’Agenda 2030 nel territorio delle 100 masserie”. In questa importante occasione L.L.I.F.E taglierà un traguardo fortemente voluto ma che sembrava irraggiungibile: tenere a battesimo una speciale orchestra composta da giovani, studenti e maestri per poter parlare anche in musica dell’Agenda 2030, per emozionarci insieme, sperare insieme e crescere insieme verso la Sostenibilità. Gli attuali partner di “L.L.I.F.E. Project” sono l’Accademia Musicale “G. Puccini” con corsi che preparano i giovani musicisti per i conservatori, e l’Istituto Comprensivo “F. Severi”. Un grazie speciale all’Amministrazione di Crispiano ed al Sindaco Luca Lopomo che ha supportato il progetto a vantaggio di tutta la comunità ed il territorio. Un traguardo che è solo un punto di partenza.