La città di Martina con la Fondazione Paolo Grassi hanno previsto due appuntamenti per la Giornata della Memoria 2021.
A Palazzo Ducale mercoledì 27 gennaio alle ore 11.00, in streaming su Teletrullo e sulla pagina Fb del Comune di Martina, sarà organizzato una conferenza sul tema ” I germi del Totalitarismo ” con il professor Mario Castellana, la testimonianza del giornalista Manoocher Deghati, che ha subito sulla propria pelle ferite dei nuovi regimi totalitari, e un contributo poetico dello scrittore e poeta Giuseppe Goffredo molto sensibileai temi della vita e delle sofferenze delle popolazioni che ancora oggi soffrono condizioni di privazioni delle libertà.
Nel pomeriggio, in diretta Streaming sul canale Web della Fondazione Paolo Grassi e sul canale televisivo Video M Italia, sarà possibile assistere al Concerto per la Giornata della Memoria organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi con ricerche di musiche di origine ebraiche e non solo composte in campi di concentramento ed ispirate alla tragedia della Shoah.
I ragazzi delle scuole cittadine sono in rete con altre scuole con l’Associazione di Torino ‘Nessun uomo è un’isola’ con ricerche e lavori fino al 5 maggio, quando fu liberato il campo di Mauthausen con specifica attenzione ai valori della vita. In ogni scuola ci saranno particolari iniziative storico- culturali, curate da docenti e studenti.
Le iniziative sono a porte chiuse nel massimo rispetto delle norme antiCovid.
“Il 27 gennaio non può essere una semplice rievocazione. La memoria è un bene comune. Ancora oggi ci si interroga sui germi che portarono al totalitarismo nazista e fascista, alle legge razziali e all’ odio che spinsero nei campi di concentramento e di sterminio milioni di donne bambini e uomini solo perché ebrei, insieme a migliaia di oppositori. Ci sono ancora tentazioni razziste in diverse parti del mondo compresa l’Italia. Per questo se non possiamo comprendere almeno possiamo approfondire con la ricerca e con i giovani le cause che hanno prodotto queste tragiche mostruosità affinché non abbiano a ripetersi come ci ha insegnato Primo Levi. Le condizioni imposte dal Covid non ci consentono di fare iniziative pubbliche. La memoria non è mai troppa sui temi tragici delle esistenze e delle vite spezzate dal totalitarismo che si affermò in Europa per motivi di disagio sociale ed economico intrecciati storicamente a pregiudizi razziali, a odio, a nazionalismi, a crisi post bellica che minarono la democrazia. I valori della vita delle libertà della giustizia sociale ci possono aiutare soprattutto oggi affinché nuove tentazioni autoritarie e nazionalistiche non rendano fragile la vita democratica e la coesistenza pacifica tra i popoli in una situazione di grave disagio per la pandemia”, dichiara Antonio Scialpi, assessore alle Attività culturali e Diritto allo studio.