Inaugurata con successo di pubblico la mostra-evento dell’artista americano Mark Dion “Alla ricerca di sir William Hamilton” messa a disposizione con generosità dalla Fondazione Morra Greco di Napoli, il cui presidente Maurizio Morra, presente all’inaugurazione, ha voluto in esposizione nelle sale del Paino Nobile di Palazzo Ducale a Martina, dopo il duplice allestimento prima a Villa Pignatelli a Napoli e poi alla Biennale dell’arte a Venezia.
La Fondazione MorraGreco dispone di una delle più ricche ed interessanti collezioni d’arte contemporanea d’Europa ed ha sede nel cinquecentesco Palazzo dei principi Caracciolo di Avellino, nel centro storico di Napoli.
È stato così riallacciato il filo conduttore di un viaggio nell’arte e nella cultura tra la Napoli del ‘700 e la città di Martina, già positivamente sperimentato con la mostra “Viaggio tra le preziose collezioni del Duca di Martina” del Museo “Duca di Martina” di Villa Floridiana a Napoli, svolta a Palazzo Ducale dall’agosto 2015 al gennaio 2016.
Questa volta il percorso riguarda un altro grande collezionista, vulcanologo, diplomatico, mecenate e viaggiatore, Sir William Hamilton, di cui Mark Dion riproduce interessi culturali, reperti archeologici, specie animali e, ittiche in particolare, con un puntuale riferimento alla biografia anche amorosa del diplomatico inglese a Napoli dal 1764 al 1800. Hamilton fu una grande personalità innamorata di Napoli, della sua bellezza e della sua ricchezza archeologica, tanto da pensare di inviare in Inghilterra reperti archeologici sulla nave HMS Colussus che naufragò con tutto il carico archeologico, riprodotto da Mark Dion.
Hamilton fu un grande amatore della musica del ‘700 e della Puglia
Per questo, quando conobbe l’avvenente donna ventiseienne, che poi sposò in seconde nozze, Emma Hard, appassionata anche lei di musica, non tentennò a chiamare quale maestro di Emma il martinese Giuseppe Aprile (1735-1813), detto sciroletto, il notissimo musicista, cantante e compositore di Martina Franca che fu “l’idolo di Napoli” , come ha scritto Angelo Marinò nella preziosa biografia composta nel 2013 per il bicentenario della sua scomparsa (Angelo Marinò, Giuseppe Aprile, 2013). Lo storico martinese dedica un capitolo a questo fecondo incontro: Nella Napoli di fine secolo con Emma e William Hamilton.
La biografia amorosa civile dell’Hamilton si intreccia dunque con quella di Giuseppe Aprile a Napoli e a Caserta e si innesta nella valorizzazione del settecento musicale italiano ed europeo.
Ma Hamilton toccò anche la Puglia nel 1790 e le città di Foggia, Brindisi , Bari e Taranto,dove fu ospite dell’ arcivescovo Giuseppe Capecelatro ( 1734-1836) e, quindi, sicuramente conobbe il nostro contesto ambientale.
Un viaggio nel viaggio, dunque, tra bellezze naturali e artistiche
Gli intervenuti all’ianugurazione, dal Sindaco Franco Ancona, al presidente della Fondazione Italiadecide, Luciano Violante, che con Encicolpedia Treccani, rappresentata dal consigliere Daniele Di Loreto hanno voluto anticipare la Biennale delle Memorie 2018 con questa mostra in anteprima, al Presidente Maurizio Morra e all’Assessore regionale all’Industria turistica e culturale e valorizzazione e gestione dei beni culturali, Loredana Capone, hanno sottolineato questa feconda relazione culturale utile per rilanciare conoscenze, valorizzazione dei luoghi e dell’arte per favorire nuovi percorsi culturali e turistici per stimolare la crescita civile ed economica dei territori, attraverso la presenza di “cittadini della bellezza”, così come li ha definiti il sindaco di Napoli De Magistris nel messaggio di augurio.
La mostra, inaugurata per la festa novembrina di san Martino, intende anche legare il momento culturale a quello di una ripresa anche economica dei nostri territori nell’ottica di una sistema culturale e turistico destagionalizzato e ricco di proposte di qualità.
La straordinaria giornata inaugurale, coordinata dall’assessore alle attività e beni culturali Antonio Scialpi, si è aperta con l’esecuzione di un brano musicale del cantautore Maurizio Nazzaro, appartenente a nota famiglia di Napoli, con residenza a Martina ed autore di una produzione musicale da cui è stato tratto “Mi manca Napoli”, eseguito con l’ausilio del pianista Aldo Di Paolo e del coro dell’I.C. Marconi.