Il messaggio del nuovo Presidente del Consiglio comunale di Martina, Giovanni Basta – Lo Stradone

Il messaggio del nuovo Presidente del Consiglio comunale di Martina, Giovanni Basta

Signor Sindaco colleghi Consiglieri, sig.ri Assessori e cari concittadini presenti in quest’aula consiliare non vi sarà difficile comprendere con quale emozione in questo momento prendo la parola.
Vorrei ringraziare i consiglieri comunali che con il loro voto hanno voluto darmi la fiducia e la possibilità di ricoprire questa importante carica ma anche quelli, che per ovvie ragioni di parte non lo hanno potuto fare.
Il ringraziamento più grande però devo rivolgerlo ai miei amici, ai miei cari ed ai cittadini Martinesi che il 12 giugno mi hanno dato la fiducia e la possibilità di farmi eleggere consigliere comunale, senza il loro fondamentale contributo non avrei potuto ripetere questa importante esperienza politica.
Al Sindaco e alla Giunta precedente, va il ringraziamento per l’impegno profuso nell’interesse della Città: un impegno reso oggi ancor più arduo a causa del grave periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Alla Giunta attuale faccio un in bocca al lupo per un proficuo lavoro.
Il mio impegno politico oggi ha assunto un significato diverso: quello di Presidente del Consiglio comunale seconda carica istituzionale dopo il Sindaco, questo è un incarico di responsabilità che mi onora e mi gratifica, ma che soprattutto che assumo con onestà intellettuale, scrupolosità, spirito di servizio e rispetto.
Il mio essere – com’è noto – non sarà certo di ostacolo al mio essere imparziale – al fine di garantire una democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza, ed alla ricerca costante dell’equilibrio dialettico che il Presidente del Consiglio ha il dovere di esercitare.
Credo che nessuno di noi debba dimenticare la distinzione fra passione politica e senso delle Istituzioni: l’aula consiliare è di sicuro l’ambiente naturale in cui attraverso il dialogo ed il confronto si può e si deve contribuire al progredire della nostra Comunità.
Pertanto, il mio impegno sarà dedicato alla necessità di garantire e tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri componenti il Consiglio, garantendo l’esercizio effettivo delle nostre funzioni nell’osservanza e nel rispetto delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti. Nessuno dovrà sentirsi escluso dalla possibilità di espletare al meglio il proprio mandato, attraverso il potere di indirizzo e di controllo che ci è affidato.
Dobbiamo trovare insieme modalità nuove per avvicinare quest’aula questa casa dei martinesi ai cittadini, a tutti quelli che vivono a Martina Franca e ne arricchisconi le strade le piazze i quartieri, le case i negozi per avvicinarli a noi per rompere il vetro di un acquario che molte volte ci separa.
I cittadini ci chiedono di essere rappresentati, istituzioni più incisive e capaci di dare risposte.
Maggioranza e opposizione io credo che sia utile ricordare all’avvio di questa nuova consigliatura un’elemento molto importante .
Le coscienze.
La coscienza di maggioranza , la coscienza di minoranza.
La ragione d’essere e di operare delle minoranze è la sfida alla bontà della deliberazione presa nell’aspettativa di prenderne un’altra diversa per questo ogni deliberazione una maggioranza sopravanza numericamente a una minoranza non è una vittoria della prima e una sconfitta della seconda, è invece una provvisoria prevalenza che assegna un duplice onere:
alla maggioranza di dimostrare poi nel tempo a venire la validità della sua decisione;
alla minoranza insistere per far valere ragioni migliori.
Nessuna votazione mai in democrazia chiude una partita.
Per queste ragioni in quest’aula non dobbiamo accettare credo a volte per passività a volte per abitudine alcuni riti alcune abitudini che ci portano a volte a perderci in inutili conflitti a volte di carattere meramente personale, a volte un pò mediocri, a volte portatori solo di lentezze e di conflitti inutili.
Abbiamo bisogno al contrario di rispondere a questa grande responsabilità che abbiamo con stimoli, contributi, confronti forse duri ma responsabili di grande concretezza.
La dialettica non è il confronto fra una ragione e un torto, ma un confronto fra due ragioni.
Bene è con questo spirito che dobbiamo portare avanti i lavori di questo consiglio.

Mi auguro di svolgere al meglio il ruolo assunto, affinché tutti vi sentiate garantiti dalla mia persona. Sarò un primus inter pares (dal latino, un primo fra persone uguali). Tenterò, durante il mio mandato, di rilanciare il ruolo del Consiglio Comunale, adoperandomi al massimo perché possa essere dato il maggior risalto alle sedute Consiliari, per riavvicinare la gente alla politica e far comprendere che la politica dipende dal comportamento di coloro che la esercitano e in che modo lo fanno. Per questo, ad ogni consigliere che vorrà prendere la parola, chiedo di avere sempre il massimo rispetto dei colleghi e del luogo in cui esercitiamo il nostro mandato, rispettoso delle regole, ed avviando un dibattito civile, pacato e soprattutto costruttivo, che metta da parte i personalismi cercando di avere come solo obiettivo comune il benessere del nostro paese. La qualità dei nostri interventi determinerà la qualità di questa assemblea.
Noi tutti abbiamo affrontato questa campagna elettorale con entusiasmo, ci siamo confrontati con i nostri concittadini ed abbiamo raccolto dalla loro viva voce quale erano le loro richieste, lavoro, sviluppo turistico e commercio, servizi, tariffe idriche, pulizia cittadina, edilizia e l’elenco potrebbe ancora continuare, ma tutti erano concordi nel dire che il paese deve dare di sé una nuova immagine in termini di efficienza e di risposte concrete, ed allora noi tutti, al di là dell’appartenenza politica, con l’entusiasmo e voglia di fare all’interno di questa Aula iniziamo, senza ulteriori ritardi e tatticismi politici, a dare risposte concrete e soluzioni ai tanti problemi che attanagliano questo paese.
Questo mio pensiero va ai Responsabili di settore così come ho fatto finora, sono sicuro che potrò ancora contare sul loro aiuto e su quello dei dipendenti tutti poiché anche loro come noi politici abbiamo il dovere di essere al servizio del cittadino. Dobbiamo dare prova che la buona e sana amministrazione si può fare.
Voglio rivolgere un saluto anche ai mio predecessore, da cui ho tratto insegnamento e spunti di riflessione per un migliore espletamento del mio nuovo incarico.
A voi tutti colleghi consiglieri, formulo un sincero augurio di un proficuo lavoro, rammentando a ciascuno di noi – me per primo – che il prestigio e la dignità di questa assemblea sono interamente affidate alle nostre sensibilità ed ai nostri comportamenti.
Infine, ribadisco quello che è un mio auspicio per il futuro della nostra città: il maggiore coinvolgimento dei giovani nella mia azione, perché grazie alla loro volontà, ai loro stimoli, che fino ad oggi mi hanno sostenuto, cercherò di svolgere al meglio i miei compiti e le mie funzioni nella convinzione di poterli coinvolgere ancor di più nell’attività amministrativa, per dar loro modo di conoscerla e di sentirsi parte integrante.
Concludo facendo mia quello che Papa Francesco ha detto sabato scorso rivolgendosi a centomila scout a Roma, e cioè “dobbiamo creare ponti la dove c’è l’abitudine di creare muri”. Grazie e “buona strada” a tutti.”