Anche il Comune di Martina Franca partecipa, con i Comuni di Alberobello, Cisternino, Fasano, Locorotondo a Legalitria, il Festival della Legalità, che si svolgerà dal 30 aprile al 5 maggio 2019 in Valle d’Itria
Il primo Festival nazionale in Puglia sulla legalità, organizzato da Radici Future e Associazione Legalitria che, attraverso presentazioni di libri, tavole rotonde, proiezione di film e spettacoli teatrali, ha come obiettivo fare conoscere agli studenti e ai cittadini quanto le infiltrazioni mafiose e l’illegalità permeano la nostra quotidianità e cosa è possibile fare per arginare questi fenomeni.
Vere protagoniste degli eventi saranno le scuole. Sono stati coinvolti diversi istituti superiori dei Comuni protagonisti: ad Alberobello l’IISS “Basile Caramia – Gigante”; a Cisternino il Liceo polivalente “don Quirico Punzi”; a Fasano l’IPSEOA e l’ITC “Gaetano Salvemini” e il Liceo “Leonardo da Vinci”; a Locorotondo l’IISS “Basile Caramia – Gigante”; a Martina Franca il Liceo classico ed il liceo scientifico “Tito Livio”, l’ITCS “Leonardo da Vinci” e l’IISS “Ettore Maiorana”.
Saranno loro ad ospitare Luca Tescaroli, Stefano Dambruoso, Sandro De Riccardis, Giovanni Forte, Giuliano Foschini, Marisa Ingrosso, Annamaria Minunno, Domenico Mortellaro, Alberto Puliafito, Leonardo Palmisano, Pierpaolo Romani, Fabio Poli e Samanta Di Persio, per parlare di corruzione di mafia locale e nazionale, di scorie atomiche, Jihad, calcio corrotto, giornalismo, bullismo e “morti di Stato” come quella di Federico Aldrovandi.
Lotta alla corruzione, turismo e sviluppo, ambiente e sicurezza, antimafia sociale e libertà di stampa, gli argomenti al centro delle tavole rotonde, tutte con inizio alle 18.00.
Si comincerà il 30 Aprile nella Sala Consiliare di Palazzo Ducale, in piazza Roma a Martina Franca, con la tavola rotonda su “Lotta alla corruzione”. Si farà il bilancio di quella che è stata l’attività corruttiva nazionale a partire dall’Anac e dal processo di “Mafia Capitale” (che in secondo grado ha definito il sistema corruttivo capitolino, un sistema mafioso) ad oggi. Sarà anche la disamina di quanto la corruzione può essere considerata un fenomeno intrinseco alle mafie. Interverranno, il Sindaco, Franco Ancona, gli Assessori Valentina Lenoci e Gianfranco Palmisano, il Consigliere Comunale Angelita Salamina, il Consigliere regionale Donato Pentassuglia, il magistrato Luca Tescaroli, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ed il presidente di Confindustria Puglia Domenico de Bartolomeo.
Si continua il 2 maggio, nella Biblioteca comunale in via Dante a Cisternino, con la tavola rotonda su “Turismo, motore di sviluppo e legalità”. Il turismo è un settore ambivalente perché dentro l’economia turistica possono nascondersi i denari della mafie e lo dimostrano i sequestri più recenti. Se n’è già parlato lo scorso anno: è un settore di investimento anche per le mafie ed è necessario che gli operatori turistici comincino a dotarsi di dispositivi che consentano l’ingresso dei denari mafiosi. Parleranno di turismo e sviluppo sostenibile Aldo Patruno per Pugliapromozione, Massimo Salomone del gruppo Turismo Confindustria Puglia, Tommaso Scatigna presidente GAL Valle d’Itria, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi, Luca Convertini sindaco di Cisternino e Leonardo Palmisano per CulTurMedia.
La terza tavola rotonda si terrà il 3 maggio nella Sala di rappresentanza di Palazzo di Città, in Piazza Ciaia a Fasano. L’argomento al centro della discussione sarà “Ambiente e sicurezza”.
Le mafie si sono arricchite sul sistema delle ecomafie e delle agromafie. Il tema dell’ambiente non riguarda soltanto il mantenimento della salute e la tutela ambientale in quanto tale, ma assume una caratteristica più complessa. Tenere insieme la tutela ambientale con la legalità è il prerequisito per traguardare una economia socialmente sostenibile. Non è pensabile una economia sostenibile che abbia dentro investimenti criminali. Parteciperanno Antonio Nunziante vicepresidente Regione Puglia, Francesco Tarantini presidente di Legambiente Puglia, il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, Fabio Belsanti amministratore delegato PM Studios e Nico Catalano di AIAB Puglia.
La penultima tavola rotonda si terrà il 4 maggio nell’ex-Conceria, via Barsento ad Alberobello. Si parlerà di “Antimafia sociale”. Cosa vuol dire, come definiamo i sistemi antimafiosi, chi fa antimafia sociale? Lo fanno i Comuni attraverso la rete di Avviso Pubblico, la fa la Regione Puglia destinando fondi del PON legalità ai cantieri dell’antimafia sociale, lo fanno poi i gruppi informali, le reti associative. Tutto questo dovrebbe creare quel fermento popolare a sostegno dell’attività delle procure antimafia e di prevenzione rispetto all’irradiazione mafiosa all’interno dell’economia e della società. Si confronteranno sull’argomento Pierpaolo Romani coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Agostino de Paolis per la Regione Puglia, Michele Abbaticchio sindaco di Bitonto e vice sindaco Area Metropolitana di Bari, Carmelo Cantone provveditore istituti penitenziari di Puglia e Basilicata, Michele Maria Longo sindaco di Alberobello, Pino Gesmundo segr. generale CGIL Puglia.
Si chiuderà la mattina del 5 maggio, nell’Auditorium comunale di Locorotondo, via Vittorio da Feltre 3 angolo corso XX Settembre, con il seminario su “Sicurezza e libertà di stampa”, realizzato in collaborazione con FNSI, Ordine dei giornalisti e Assostampa.
Si parlerà di Libertà di stampa per guardare al futuro. La stampa ormai è sottoposta ad attacchi fisici e legali soprattutto quando si occupa del legame che le mafie hanno costruito con pezzi del mondo politico e imprenditoriale. Querelare i giornalisti, soprattutto i precari, non dà la possibilità agli stessi di proseguire con le inchieste. Difendere la stampa vuol dire difendere l’informazione e la conoscenza. Dialogheranno Raffaele Lorusso segretario generale FNSI, Piero Ricci presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, Bepi Martellotta presidente di Assostampa Puglia, Gianni Svaldi presidente di Doc Press, i giornalisti Marilù Mastrogiovanni e Stefano Zurlo.
Nella stessa mattinata, il 5 maggio, seguiranno le premiazioni di persone del mondo del giornalismo, dell’imprenditoria o delle istituzioni, che si sono distinte nella loro vita professionale. Anche quest’anno i premi saranno intitolati alle vittime delle mafie.
Oltre le tavole rotonde, tredici invece le presentazioni di libri in 10 scuole, più le proiezioni del film di Marco Risi “Fortapàsc” e lo spettacolo teatrale della compagnia Teatro Prisma “Denuncio tutti. Lea Garofalo”.