I puledri del cavallo murgese salvi con il “latte” raccolto da 30 cavalle in dolce attesa. Grazie alla ricerca scientifica del progetto BCE – Banca del Colostro Equino, i piccoli puledri impossibilitati a bere il colostro dalla propria madre perché ne è priva o perché rifiutati dopo il parto o rimasti soli per la morte della mamma, non andranno più incontro alla morte. Un progetto che ha applicato all’allevamento animale la pratica diffusa nelle comunità popolari della Valle d’Itria quando, impegnate nei turni di lavoro, le contadine allattavano i figli delle parenti o delle amiche. L’ultimo puledro salvato è nato domenica 2 aprile ed è stato allattato con sacche della BCE a poche ore dalla nascita.
I risultati del progetto BCE – Banca del Colostro Equino: Il cavallo murgese, saranno presentati venerdì 14 aprile a Martina Franca (TA) nell’Azienda di Stato Galeone, con la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia.
Le attività sono state avviate nel luglio del 2020 costruendo una rete tra gli allevatori del cavallo murgese e procedendo alla raccolta del colostro in eccesso da 30 fattrici. Grazie al colostro, liquido sieroso ricco di immunoglobuline di classe A e cellule immunitarie, secreto dalle ghiandole mammarie durante la gravidanza ed i primi giorni dopo il parto, raccolto dagli esemplari femminili di Murgese, sono stati salvati alcuni puledri appena nati.
I cavalli murgesi di Martina Franca, per la loro altezza e costituzione, sono al servizio dei Corazzieri, l’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri che è guardia d’onore del Presidente della Repubblica.
Il colostro raccolto dalle 30 fattrici dopo il congelamento e la liofilizzazione è stato anche destinato ad una sperimentazione farmaceutica, con formulazione di una crema anti-age a base di colostro equino che potrebbe risultare un’intelligente soluzione per recuperare il colostro raccolto e non utilizzato, impiegandolo come componente grazie alla sua capacità di interagire nel processo di riparazione dei tessuti epiteliali.
Obiettivo principale del progetto è migliorare la redditività degli allevamenti di equini Murgesi, tutelando questa preziosa biodiversità caratterizzante il paesaggio agro-zootecnico pugliese, attraverso azioni finalizzate alla valorizzazione del colostro, la creazione di una banca del colostro, l’ampliamento dei mercati di riferimento e il miglioramento dell’efficienza e del reddito aziendale.
Il progetto BCE Banca del Colostro equino ha ricevuto il riconoscimento dalla Rete Rurale Nazionale nell’ambito del concorso Rurinnova, posizionandosi primo tra 700 progetti, nella categoria “Risorse Naturali e biodiversità” nell’ambito dei Partenariati europei per l’innovazione produttività e sostenibilità dell’ agricoltura.
IL CONVEGNO
Dopo i saluti del Tenente Colonnello Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità, Giovanni Notarnicola, interverranno il presidente dell’Associazione Regionale Allevatori di Puglia (ARA) Pietro Laterza ed il presidente della Federazione Regionale Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, Oronzo Milillo. I risultati del progetto saranno illustrati dal professore dell’Università degli Studi della Basilicata, Carlo Cosentino, dal Responsabile Scientifico UO BCE – Università degli Studi di Bari A. Moro – DISSPA, Marco Ragni, dalla ricercatrice UO BCE – Università degli Studi di Bari A. Moro – DISSPA, Simona Tarricone, da Ph. D UO BCE – Università degli Studi della Basilicata – SAFE, Rosanna Paolino, dal Direttore tecnico ARA Puglia, Giuseppe Mangini, dal Presidente del Distretto Tecnologico Agroalimentare Regionale – DARe, Milena Sinigaglia, dagli allevatori di cavalli Murgesi, Serafino Romanazzi e Giovanni Capurso. Interverrà anche il Direttore Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari, Domenico Lagravinese.
Le conclusioni saranno affidate all’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia.
Modererà l’incontro Carmine Cocca – Direttore rivista “Laboratorio Ecosostenibile”