Partirà sabato 10 agosto, “Shtares 2024” la spedizione estiva esplorativa in Albania organizzata dal Gruppo Speleologico Martinese (GSM) che vedrà la partecipazione di diversi speleologi provenienti da diversi paesi europei. Questa sarà la settima estate che i martinesi passeranno sulle Alpi Albanesi precisamente nel Parco Regionale Nikaj-Mërtur. Dopo una prima spedizione perlustrativa nel 2014 con il Gruppo Faentino, sono nati i progetti Curraj (2015 e 2016) e Shtares (2017, 2018, 2019, 2022 e 2023), in collaborazione tra GSM, GS Faentino, GSB-USB, La Venta, Continent 8, Institut Suisse de Spéléologie et Karstologie (ISSKA) e sotto l’egida di SSI e dell’International Union of Speleology (UIS).
“L’anno scorso – ha commentato il capo spedizione Donatella Leserri – abbiamo continuato l’esplorazione della grotta Shpella Shtares che si è concessa a noi per ben 8,2 Km di condotte e di gallerie, abbiamo effettuato studi meteorologici, geologici e biospleologici conseguendo diverse scoperte scientifiche. Quest’anno ci aspettano altre risalite lasciate in sospeso nel 2023 quella del ramo Sand Rock e quella del ramo del Mezzogiorno per citarne solo alcune, le aspettative sono davvero alte”.
Il gruppo esplorativo sarà diviso in squadre che continueranno l’esplorazione all’interno della Shtares alternandosi in grotta e si proverà a individuare ingressi alti dall’eterno, perlustrando e battendo la montagna in lungo e in largo.
“Quest’anno – ha commentato Alessandro Marraffa, responsabile scientifico della spedizione – potenzieremo ancora di più il campo interno alla grotta con due postazioni che permetteranno il bivacco, dando la possibilità agli speleo di lavorare più giorni consecutivamente. Verranno, infatti, rimontate le due tende che fungeranno da punto ristoro e da stallo notturno. Come già avvenuto durante tutte le spedizioni tutti i rifiuti biologici e no saranno portati fuori dalla cavità per essere smaltiti e differenziati al villaggio. Questo ci permetterà di avere il minimo impatto sulle comunità biologiche anche endemiche che vivono in questa grotta. Negli anni scorsi abbiamo identificato un nuovo genere e tre nuove specie troglobie (Riberius n.gen. stillicidii n. sp., Kircheria dritae n.sp., Anthroherpon shtarensis n. sp.) e stiamo aspettando altri risultati dai campionamenti effettuati l’anno passato.”
Gli studi anche quest’anno saranno rivolti non solo alla biospeleologia ma anche alla meteorologia interna della cavità caratterizzata da forti correnti d’aria che indicano grandi volumi ancora inesplorati e ingressi alti tutt’ora sconosciuti. L’interesse quindi verterà sulle indagini dell’evoluzioni delle temperature legate alla ventilazione e iniziate negli anni passati con l’installazione di diversi sensori, nonché sull’indagine geologica in situ.
“Avere la possibilità di continuare a esplorare la Shpella Shtares assieme a speleologi provenienti da diverse regioni di Italia e dai Balcani è un’occasione di crescita per il nostro gruppo – ha dichiarato il presidente del GSM Michele Marraffa – “Shtares 2024” ci permetterà di confrontarci con tecniche e visioni differenti dalla nostra. Inoltre avere il sostegno della SSI e della Federazione pugliese ci rende davvero orgogliosi e permette alle nostre attività di avere, ancora una volta, un carattere di ampio respiro. Colgo l’occasione per ringraziare la Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo e Martina per il supporto nonché il Servizio Regionale Puglia del Soccorso Alpino e Speleologico”
Il rientro in Italia è previsto per il 26 agosto.