È organizzata per il 16 dicembre alle ore 18, nel centro pastorale “Santi Francesco e Chiara” (in via Verdi n. 23 a Crispiano), la presentazione del libro ‘Gli amori sprecati’ di Aurora Bagnalasta, edito da GCL edizioni, con la prefazione del noto regista cinematografico Federico Moccia.
L’iniziativa, oltre ad avere il patrocinio del Comune di Crispiano, è stata patrocinata anche dal Comune di Gradara (Pu) dove la storia della protagonista si svolge nella località famosa per il castello di Paolo e Francesca, figure emblematiche del V canto dell’Inferno della Divina commedia di Dante Alighieri. La serata gode del patrocinio anche dal museo ‘Casa di Dante’ di Firenze.
Quest’ultimo patrocinio è stato attribuito per i molti riferimenti al ‘sommo poeta’ che, attraverso le vicissitudini dei personaggi, trovano giusta collocazione nella modernità di una storia che a tratti riporta alla memoria il sapore antico di un medioevo da rivivere con sano romanticismo.
Aurora Bagnalasta ha in passato pubblicato le sue opere poetiche partecipando ad importanti concorsi, tra cui quello internazionale “Tra le Parole, l’Infinito”, dove nel 2020 si è aggiudicata il primo premio.
Alba è un’infermiera che lavora nella clinica “Sant’Antonio” di Gradara, piccolo centro marchigiano noto come località in cui risiede il castello famoso per essere stato il luogo dove si è consumato l’amore tra Paolo e Francesca, personaggi del V° Canto dell’inferno della Divina Commedia di Dante.
È una donna alle soglie dei 40 anni che vive una quotidianità fatta di impegni familiari e monotonia mentre il marito, dipendente di una ditta perennemente in trasferta, pare averla abbandonata a se stessa quasi non lo riguardasse la vita della moglie e dei due figli.
Un giorno, però, in clinica arriva un nuovo collega che le risveglia emozioni e gioie apparentemente scomparse da tempo, scombussolando un equilibrio che pareva eterno. Tutto è condiviso con Stella, l’amica del cuore che la supporta nel momento in cui i 40 anni la costringono ad affrontare una profonda crisi d’identità fatta di dubbi e ripensamenti. Una situazioni che la costringerà a fare chiarezza per andare avanti meglio e mettere un “punto e a capo”.
Gradara, col castello e i suoi paesaggi, offre spunti per un romanticismo moderno figlio di una letteratura antica che, tra citazioni di Dante e musiche di Mina, trasforma il romanzo in un quadro multicolore che evolve ad ogni pagina.