Si è conclusa domenica 19 novembre, con grande apprezzamento e affluenza di pubblico, la tredicesima edizione del Festival dell’Immagine 2023, dedicata quest’anno all’artista olandese Vincent van Gogh.
E’ stato Giuseppe Petrone, con l’opera “L’anima spera”, ad aggiudicarsi il premio assoluto, assegnato dal critico d’arte Davide Pugnana, e anche il premio della giuria critica, presieduta da Michele Punzi e composta da Cira Catucci, Giuliana Scialpi e Giuliet Martulli. “Il chiaro linguaggio dell’anima e dei suoi quesiti esistenziali sono rappresentati dall’artista attraverso forti elementi simbolici – si legge nella motivazione del premio – L’uomo, svestito dalle catene dell’ego, diventa spettatore della sua sorte e di quella fase tanto temuta chiamata trasformazione”. Per la sezione arte grafica si è classificato al primo posto l’artista Giò Cucchiara con l’opera “Fra le mani”, con la quale “ha saputo raccontare, con estrema veridicità, tratto preciso e significativa maestria, la forza e il valore delle mani nell’azione più eloquente cioè quella di mostrare e custodire la bellezza della vita”.
Il premio della stampa, assegnato dalla giuria composta da Luciana Convertini, Marcello Di Noi e Maurizio Mazzacane, è andato all’opera “La ragazza con i girasoli”, dell’artista Rodika Ioneak, per la sua “grande capacità comunicativa” con cui è riuscita “a esprimere emozioni attraverso l’uso dei colori e una tecnica pittorica moderna e incisiva”. Menzioni d’onore nella categoria dipinti a Cesare Pinotti con l’opera “Cattura su Cristo”, e Narciso Risola Iandolo, con “La verità è nel tutto”. Nella categoria arte grafica le menzioni sono andate a Stefano Siani con “Raffinata ignoranza” e a Rosa Tondolo, con il suo “Cucciolo di Volpe”. Premio speciale a Emanuel Petrosino, “per l’impegno e la passione profusa negli anni”, dedicato “a lui e ai tanti giovani che si avvicinano al mondo dell’arte”. Accanto alla mostra concorso, che ha visto la partecipazione di 115 artisti provenienti da diverse città italiane e anche estere, quest’anno c’era la novità “Falsi d’autore”, dedicata appunto a opere che riproducessero o interpretassero quadri famosi. In questa sezione il primo premio è stato assegnato a Nicola Gentile con la riproduzione de “La chiesa di Auvers 1890”, fra le ultime opere realizzate da van Gogh. Nel corso della serata finale, presentata dalla giornalista Raffaella Capriglia, sono stati proclamati i vincitori e il gruppo teatrale “Riflessi d’Arte” ha realizzato dei momenti dedicati alla figura di van Gogh, tratti dalle sue “Lettere a Theo”, con la partecipazione in particolare di Marilù Schiavone, Onofrio Fortunato, Strato Musso e Francesco Placato, a cura di Elina Semeraro.
Il presidente Tonio Cantore, al termine dell’evento, ha voluto ringraziare tutto lo staff di “Riflessi d’Arte” il cui impegno ha consentito di realizzare una tredicesima edizione nel solco della tradizione ma con lo sguardo già rivolto al futuro. Un ringraziamento doveroso è andato all’Amministrazione Comunale di Martina Franca e all’assessorato alle attività culturali, nelle persone del sindaco Gianfranco Palmisano e dell’assessore Carlo Dilonardo, che hanno patrocinato l’evento.
Un sentito ringraziamento è andato a chi ha sostenuto e supportato l’associazione nella realizzazione della manifestazione: la Serveco, che aveva anche allestito l’esposizione di 12 tavole, che rappresentano le immagini del Calendario 2023, un progetto di comunicazione che intende dimostrare come i rifiuti non siano altro che errori di design; GMLab, Farmacia Lucarella, Arredi Trivimeo, impresa di pulizia Lona, GT ascensori service, studio Dilonardo Srl, Lerario confezioni, Sbieco tessil e DESA international.
“Grazie a tutti coloro che ci hanno seguito in una ricca settimana di eventi – afferma il presidente Tonio Cantore a nome di tutto lo staff organizzativo – Grazie agli artisti, agli ospiti, alle autorità che sono state con noi anche fisicamente. Grazie alle aziende che ci aiutano per continuare a progettare e proporre momenti culturali nella nostra città. Grazie ai soci che ci mettono impegno e tempo libero con il solo scopo di contribuire a qualcosa di bello e utile. Grazie a tutti, nessuno escluso. E arrivederci al 2024”.