L’assemblea dei soci Anec di Puglia e Basilicata, riunitasi oggi nel Cinema ABC di Bari, ha eletto Giulio Dilonardo Presidente dell’Associazione di categoria maggiormente rappresentativa del Cinema nelle regioni di Puglia e Basilicata.
Una riconferma quella per Dilonardo, 59 anni, che ricopre anche i ruoli di vice Presidente nazionale Anec e di Presidente Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) interregionale, e si appresta a guidare l’associazione sino al 2028. Le imprese aderenti che comprendono circa 200 schermi, hanno eletto Dilonardo all’unanimità in considerazione dell’impegno profuso in questi anni, non facili per il cinema, e per i risultati raggiunti sui sostegni al comparto.
Il Presidente ha evidenziato come il settore stia attraversando una nuova fase: il 2023 è stato caratterizzato dal ritorno del pubblico in sala (superando definitivamente il periodo Covid che ha colpito in maniera particolare le sale cinematografiche), con incrementi del 65% di pubblico rispetto all’anno precedente.
Dilonardo nel ringraziare l’assemblea dei soci per la fiducia concessa ha dichiarato: “Se da un lato è innegabile che il 2023 abbia segnato anche nelle nostre regioni un’inversione di tendenza con 4,6 milioni di spettatori che sono tornati in sala rispetto ai circa 2,8 del 2022, è altrettanto vero che il nostro è tra gli unici settori a scontare ancora un decremento di circa il 30% rispetto al 2019. Ci prepariamo ad affrontare un 2024 difficile specie nel primo semestre – complici gli scioperi di Hollywood – che vedrà l’assenza di prodotto internazionale. Il sostegno delle Regioni insieme alle misure Nazionali sarà quindi fondamentale per accompagnare le imprese sino al 2025 che dovrebbe rappresentare il ritorno ai numeri pre-pandemici, quando accoglievamo nelle nostre sale 6,8 milioni di pugliesi e lucani”.
Prosegue Dilonardo: “Siamo e rimaniamo la forma di spettacolo più popolare e inclusiva e ci auguriamo di tornare a investire nelle sale incrementando confort, tecnologia e servizi a beneficio del pubblico, e perché no, riattivare anche strutture dismesse in questi anni. Tutto ciò potrà essere possibile solo se si porta a compimento la riforma dei sostegni al settore produttivo – avviata dal Ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano – che in questi anni ha visto un eccesso di film italiani, a volte a discapito della qualità. È auspicabile quindi che ci siano meno film e più qualità con incentivi per i film a primario sfruttamento per le sale cinematografiche. Deve finire il periodo in cui si sono prodotti i film “per ottenere il tax credit” e incominciare il periodo in cui si producono film, sperimentando anche nuovi linguaggi, “grazie al tax credit”.
In conclusione: “Sicuramente dovremo perseguire la formazione del nuovo pubblico a partire dal mondo delle scuole che sono tornate a frequentare le sale ma per questo è indispensabile il sostegno delle Regioni. Questa la nota dolente e che desta non poche preoccupazioni per le sale cinematografiche e più in generale per tutto il settore dello spettacolo incluso quello dal vivo. Se da un lato è vero che molto è stato fatto in questi anni per sostenere le imprese culturali, è altrettanto vero che le note difficoltà di utilizzo dei fondi di coesione sociale (FSC) per le attività del settore, portano a una difficoltà di programmare le attività, considerato che le Regioni non hanno incluso nel bilancio di previsione 2024 le risorse minime per consentire al settore di guardare all’immediato futuro con ottimismo.”