L’Amministrazione Comunale di Martina Franca (Delibera di Giunta n. 202 del 29 luglio 2021) ha deciso di intitolare una strada alla scrittrice di origini ebraiche Elisa Springer (Vienna 1918- Matera 2004), sopravvissuta allo sterminio di Auschwitz.
Elisa Springer, residente per gran parte della sua vita nella vicina Manduria, dove si era trasferita alla fine della Seconda guerra mondiale, è diventata testimone della Shoah con i libri e le sue azioni. È stata più volte ospite a Martina dove ha raccontato la sua toccante testimonianza incontrando gli studenti. E’ deceduta nel 2004 a Matera, dove si era trasferita dopo la scomparsa di suo figlio Silvio Sammarco e dopo aver incontrato la figlia della sua aguzzina che aveva perdonato. La cerimonia di posa in opera della targa è rinviata a causa della pandemia e dell’aumento dei casi che nelle scorse settimane ha riguardato anche i ragazzi in età scolare.
“Il ricordo, attraverso la toponomastica, di una testimone degli orrori del nazismo contro ebrei, sinti, rom, omosessuali, disabili, dissidenti, oppositori del nazifascismo e soldati internati, è una delle iniziative promosse dall’Amministrazione per diffondere una cultura della memoria soprattutto fra i più giovani, per condividere la riflessione sulle conseguenze dell’odio e sulla situazione che viviamo. Purtroppo, ancora si registrano episodi di antisemitismo (il record nel 2021), di diffuso pregiudizio e ostruzione verso i diversi, verso gli immigrati. In diversi Paesi, soprattutto dell’Europa dell’Est, si costruiscono muri con cui vengono respinti profughi provenienti da diversi fronti di guerra e povertà. La Giornata della Memoria e i 77 anni dall’abbattimento dei cancelli del lager di Auschwitz ci richiamano alla riflessione sulle peggiori crudeltà consumate nella storia dell’Europa e necessariamente su quello che accade oggi, impegnandoci nella crescita di una comune fratellanza e convivenza pacifica tra le diverse culture e civiltà”. Hanno commentato il Sindaco Franco Ancona e l’Assessore alle Attività Culturali Antonio Scialpi.