Mercoledì al teatro comunale l’incontro con la scrittrice che ha inventato il personaggio di Lolita Lobosco, reso celebre dalla serie tv Rai. L’appuntamento rientra nel progetto di rete “Sii clemente” che sta approfondendo i temi del caporalato e dello sfruttamento
Gabriella Genisi, autrice della serie di romanzi che ha come protagonista la commissaria Lolita Lobosco, incontrerà il pubblico a Crispiano mercoledì 26 ottobre. Al teatro comunale, alle ore 19 (con ingresso gratuito), il giornalista Vincenzo Parabita dell’associazione Volta la carta intervisterà la scrittrice presentando il suo ultimo giallo, “Terrarossa”, pubblicato da Sonzogno Editori. I libri della Genisi hanno ispirato la fiction tv, in onda su Rai 1, con Luisa Ranieri nei panni della protagonista.
“Terrarossa” è una storia che parla di caporalato, uno dei temi cardine del progetto di innovazione socioculturale denominato “Sii clemente”, capeggiato dal Circolo Arci-Uisp Crispiano “Mariella Leo” e vincitore del bando regionale “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”. Il progetto nasce infatti come proposta di esperienze pratiche rivolte agli adolescenti crispianesi, nel segno di valori quali il rispetto delle regole e l’attivismo civico. Tra gli obiettivi del progetto vi è anche quello di tenere alta la memoria della concittadina Paola Clemente, tragicamente scomparsa nel 2015 per mano del caporalato.
Fino al prossimo anno in paese si susseguiranno diversi laboratori gratuiti, dedicati anche al mondo delle tradizioni, del cibo sano e della vita all’aria aperta. Tra questi, i percorsi condotti in questi mesi da Volta la carta all’istituto comprensivo “F. Severi” che culmineranno con degli incontri pubblici con autori. Attraverso la lettura, gli alunni stanno approfondendo temi come il caporalato, lo sfruttamento e i diritti dei lavoratori. E saranno proprio i ragazzi di terza media, mercoledì prossimo, a coadiuvare Vincenzo Parabita nella chiacchierata con Gabriella Genisi. Sarà presente anche Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente.
L’AUTRICE
Gabriella Genisi è nata e abita a pochi chilometri da Bari. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei romanzi pubblicati da Sonzogno che hanno ispirato la fortunata serie tv trasmessa su Rai 1: “La circonferenza delle arance” (2010), “Giallo ciliegia” (2011), “Uva noir” (2012), “Gioco pericoloso” (2014), “Spaghetti all’Assassina” (2015), “Mare nero” (2016), “Dopo tanta nebbia” (2017), “I quattro cantoni” (2020) e “Terrarossa” (2022). Per Rizzoli, invece, sono usciti “Pizzica amara” (2019) e “La regola di Santa Croce” (2021), mentre Giulio Perrone Editore ha pubblicato “La teoria di Camila” (2018).
IL LIBRO
Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell’azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d’ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l’autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità. Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere – intricato come la sua relazione con Caruso –, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia.