Di seguito un comunicato diffuso dalla polizia:
Il personale del Commissariato di Martina Franca da qualche tempo aveva avviato mirate indagini per individuare i responsabili dei numerosi furti di moto nel comune della Valle d’Itria, che avvenivano esclusivamente nelle ore notturne, all’interno di recinti condominiali.
Furti che avevano generato in tutta la cittadinanza estremo allarme e preoccupazione.
Nel corso dei tanti appostamenti , soprattutto notturni, i poliziotti avevano maturato la convinzione che i ladri giungessero da altri comuni ed in particolare dal Capoluogo Jonico.
Nel corso di uno degli ultimi servizi, gli agenti, appostati all’entrata della cittadina lungo la direttrice che conduce a Taranto, a notte fonda intorno alle 4.00, hanno notato giungere verso il centro città due scooter di grossa cilindrata con quattro giovani a bordo.
Avendo la convinzione di essere sulle tracce dei ladri di moto, i poliziotti li hanno seguiti fino ad una traversa senza uscita, dove i quattro giovani hanno lasciato i loro mezzi per dileguarsi nelle vie limitrofe.
L’attesa ha prodotto i risultati sperati.
Dopo una decina di minuti, i ladri sono ritornati proprio in quella traversa, due alla volta, spingendo due scooter appena rubati.
Immediato è stato l’intervento degli agenti che sono riusciti a bloccarne tre.
Il quarto, accertato essere un minore, che era scappato nelle campagne circostanti, è stato poi rintracciato e fermato nella zona di San Paolo, mentre stava salendo a bordo di un altro scooter condotto da un parente giunto di proposito da Taranto per portarlo via.
Accompagnati negli Uffici del Commissariato si è accertato che i quattro giovani fermati, tra cui due minorenni, avevano al loro carico tutti numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e che uno di questi era attualmente agli arresti domiciliari.
Al termine dell’operazione i quattro sono stati arrestati in flagranza per il reato di furto aggravato, continuato in concorso, ricettazione, evasione e resistenza a P.U..
I due minorenni sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre gli altri rispettivamente di 19 e 20 anni sono stati accompagnati presso la casa Circondariale di Taranto.
Tutti i veicoli recuperati che presentavano evidenti segni di effrazione sono poi stati restituiti ai legittimi proprietari.