È stato presentato stamane il nuovo progetto del Dipartimento di Dipendenze Patologiche della ASL Taranto, realizzato grazie a fondi regionali. Si chiama “FreeLudo” ed è un progetto pilota finalizzato alla sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi alle problematiche legate al gioco d’azzardo patologico.
“I dati provenienti da indagini ufficiali in ambito nazionale ed europeo ci dicono che circa la metà dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni nell’ultimo anno hanno giocato e che il 7% di loro ha un profilo di problematicità di fronte al gioco – ha affermato Cinzia Ariano, direttrice del Dipartimento dipendenza patologiche Asl Taranto – Per questo abbiamo pensato a un progetto che si occupasse di prevenzione primaria, quindi in età precedente, individuando come obiettivo i bambini dai 6 ai 9 anni, al fine anche di comprendere le loro scelte rispetto a queste situazioni e, insieme, sensibilizzare il mondo degli adulti di riferimento.”
“FreeLudo Liberi di giocare” mira per questo a realizzare strumenti e metodi innovativi e accattivanti per contrastare le ludopatie, sensibilizzare sui rischi delle dipendenze dal gioco d’azzardo e raccogliere e analizzare dati, nel rispetto della privacy dei minori, per comprendere meglio l’incidenza del fenomeno sul territorio. Grazie al lavoro di un team multidisciplinare composto da due psicologhe, due assistenti sociali, una sociologa e una educatrice e con il supporto di una società esterna specializzata, è stata realizzata una piattaforma di gioco, fruibile da computer e da tablet e smartphone: un semplice gioco virtuale che vede come protagonista un personaggio di nome Ludo che, nel suo percorso, incorre in diverse domande che stimolano a riflettere sui migliori comportamenti da adottare sul tema del gioco d’azzardo.
Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale di Taranto, a partire dal prossimo anno scolastico, i bambini delle scuole primarie del capoluogo, guidati dai propri insegnanti, potranno giocare con Ludo e confrontarsi con le sfide e i contenuti messi a disposizione dalla piattaforma, che sono variabili, con possibilità di scelta su temi affrontati, difficoltà d’approccio e tematiche d’interesse.
Al termine del percorso “virtuale”, i bambini saranno invitati a raccogliere una sfida, come ad esempio realizzare un disegno o un piccolo manufatto, per rendere più concreto l’insegnamento trasmesso attraverso la piattaforma.
In base alle ultime ricerche, si è stimato, nel 2020, un giro di circa 6 miliardi di euro per il gioco d’azzardo patologico e il gioco online ha superato quello in presenza.
“Ma il problema non sono gli smartphone – ha affermato Gregorio Colacicco, direttore generale ASL Taranto – ma l’uso che di questi se ne fa. FreeLudo sfrutta proprio la tecnologia innovando la modalità di sensibilizzazione dei ragazzi e dei bambini, utilizzando un registro a loro più affine rispetto a quello tradizionale, e lavorando nel campo della prevenzione e anche della comprensione del fenomeno. E in tutto questo un ruolo importante hanno anche la famiglia e la scuola.”
La piattaforma, infatti, nel pieno rispetto della privacy dei minori, sarà anche in grado di raccogliere dei dati sulla situazione di contesto, per avere quadro più analitico della situazione del territorio, utili anche per la progettazione delle future attività da porre in atto.