La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un alcuni milioni di euro nei confronti di due fratelli imprenditori di Martina Franca. Sono indagati per reati di bancarotta fraudolenta e evasione fiscale. L’ammontare esatto del sequestro non è precisato in quanto – spiegano gli inquirenti – è ancora in corso di quantificazione e l’indagine è aperta.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip del Tribunale di Taranto. Giovanni Caroli, su richiesta del sostituto procuratore, Raffaele Graziano, e scaturisce da indagine nei confronti di sette persone e tre società, tutte coinvolte nella gestione di un’attività di ristorazione a Martina Franca, definita dalla Finanza “fiorente” e “redditizia” ma “caratterizzata da ripetuti inadempimenti degli obblighi tributari e previdenziali”.
Secondo l’ipotesi accusatoria i due imprenditori, operando negli anni quali amministratori di fatto delle società, avrebbero sistematicamente svuotato le casse causando di volta in volta il loro fallimento “mediante il trasferimento fraudolento dell’intero compendio aziendale di ristorazione, dell’avviamento e del personale impiegato tra società costituite ad hoc”. In questo modo gli imprenditori avrebbero accumulato “ingenti provviste di denaro sottratte all’Erario, alla previdenza e alla massa dei creditori, per poi essere reinvestite in un immobile di pregio e in un fondo rustico adibito a vigneto, entrambi situati a Martina Franca”.
Questi beni, assieme alle società sono stati sequestrati oggi dalle Fiamme Gialle.