Sabato scorso, in occasione della festa dei nonni, è stato consegnato iI “Premio alla bontà – Vincenzo Laterza”, edizione 2021, in memoria del noto concittadino scomparso nel 2016. Sono stati premiati, in piazza Aldo Moro, sei bambini delle classi prime della scuola secondaria di Primo Grado “Oliva”, distintisi per spiccate doti di bontà e solidarietà.
Il premio é stato istituito dall’Assessorato all’Istruzione del Comune di Locorotondo in collaborazione con la famiglia Laterza.
“Ringrazio la famiglia Laterza per il sostegno che non ci fa mai mancare – sottolinea Ermelinda Prete, assessore all’Istruzione – e la referente scolastica Maria Neglia per il prezioso supporto. È importante per i nostri ragazzi farsi divulgatori di valori essenziali come la bontà, perché a loro spetta il compito di contribuire a costruire una società migliore”.
“Il premio in memoria di Vincenzo Laterza, “nonno a tempo pieno” così come amava definirsi – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali, Paolo Giacovelli – è stato istituito proprio allo scopo di valorizzare, riconoscere ed incentivare la bontà e di educare al senso civico ed alla solidarietà gli alunni attraverso il buon esempio di un loro coetaneo”.
I criteri scelti per l’assegnazione dei sei premi, come stabilito da una direttiva scolastica a firma della dirigente prof.ssa Grazia Convertini, sono stati: empatia, relazione di aiuto, bontà, spirito di sacrificio, capacità di mediazione, accoglienza del diverso, rispetto delle regole di convivenza civile.
Alle ore 10 si è poi svolto un incontro alla RSA Domus Sancta Familia e a seguire, alle ore 11, a Villa Argento.
Un organico ristretto di musicisti ha allietato con dell’allegra musica, gli ospiti delle due strutture, per regalare loro qualche momento di spensieratezza e serenità, con intervalli di lettura proposte da alcune maestre della scuola primaria.
“L’idea è nata – ha affermato il consigliere Francesco Caramia con delega allo Spettacolo – al fine di onorare la festa di tutti i nonni, cercando di essere vicini a coloro che vivendo in strutture di riposo, anche a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, non sono riusciti ad essere vicini ai loro nipoti. Per questo – conclude il consigliere – siamo lieti di aver fatto, da cittadini prima che da amministratori, la nostra parte”.