Fai un bel respiro e vai a votare: istruzioni per l’uso – Lo Stradone

Fai un bel respiro e vai a votare: istruzioni per l’uso

Il cittadino che si recherà all’interno del seggio elettorale riceverà una scheda per ciascuna Camera: una per la Camera dei Deputati (colore rosa) e, se ha almeno 25 anni, una per il Senato (di colore giallo).

Non bisogna scrivere alcun nome sulle schede, i nomi dei candidati sono già scritti

Una volta entrati nella cabina elettorale, respira profondamente e prendi tutto il tempo che vuoi, tanto nessuno può accedere all’interno quando ci sei tu.

Dopo aver respirato profondamente, volgi lo sguardo sulla prima scheda (decidi tu se quella gialla del Senato, oppure quella rosa della Camera).

Nella scheda ci sarà un certo numero di aree separate tra loro, che corrisponde a ciascuna lista o coalizione di liste. C’è chi si presenta con un’unica lista, altri con delle coalizioni (cioè insieme di più liste).

Sopra ai simboli troverai uno spazio rettangolare con all’interno un nome e un cognome: si tratta del candidato o della candidata scelto dalla lista o dalla coalizione per il collegio uninominale.

Leggi attentamente i nomi scritti sopra le liste (ti ricordo che hai già effettuato un lungo esercizio di respirazione): uno di quei nomi, e soltanto uno, diventerà deputato o senatore grazie a te. Al termine dello scrutinio infatti, il candidato dell’uninominale che avrà ricevuto anche solo un voto in più dei suoi diretti avversari sarà eletto.

È una bella responsabilità, non a caso si definisce collegio uninominale proprio per questo. Un terzo circa del Parlamento sarà eletto con questa modalità.

Di fianco a ciascuna lista, invece troverai scritti quattro nomi, sono quelli scelti da quella lista per il collegio proporzionale. Leggi anche questi nomi attentamente, perché in proporzione ai voti che avrà quella lista, saranno eletti i candidati che sono scritti di fianco. Ben due terzi del Parlamento sarà eletto con tale modalità proporzionale.

 

COME SI VOTA?

Ricorda che si possono fare massimo due croci e che, tra l’altro, devono essere fatte nella stessa area. Non è ammesso il voto disgiunto!

Ci sono 3 possibilità:

  1. nella prima possibilità fai una croce dove c’è il nome e cognome del candidato al collegio uninominale (quello scritto sul rettangolo sopra la lista o le liste). In questo caso i voti espressi saranno distribuiti tra le liste che appoggiano quel candidato, in proporzione alle preferenze ricevute dalle liste stesse. Non si capisce bene? Forse può essere utile un esempio: pensa a una mamma che prepara una torta e la deve dividere per i suoi figli che hanno 3, 6 o 12 anni, quindi con età e peso diverso tra loro. Per il figlio di 3 anni darà un pezzo piccolino, per quello di 6 un pezzo di torta medio, mentre per il figlio di 12 anni taglierà il pezzo più grande. Quindi, se una lista della coalizione ha ricevuto il 20% dei voti, riceverà anche il 20% dei voti di coloro i quali hanno votato solamente per il candidato uninominale abbinato;
  2. nella seconda possibilità fai una croce solo su una lista. In questo caso il voto è assegnato direttamente alla lista che hai barrato ma viene anche esteso al candidato sostenuto da quella lista per il collegio uninominale;
  3. nella terza possibilità fai una croce dove sta il nome e cognome del candidato all’uninominale e anche una croce alla lista o una delle liste a lui collegata (in questo caso l’elettore ha fatto 2 croci).

Ricordiamo che non si possono assegnare preferenze; se alla scheda si aggiungono altri segni, si rischia di vedere il proprio voto annullato.

Non sarà più l’elettore a inserire la scheda nell’urna

NOVITÀ: Nella scheda vi è un tagliando antifrode rimovibile, dotato di un codice progressivo alfanumerico. Il tagliando sarà applicato su tutte le schede prima del voto dal presidente di seggio o dagli scrutatori.

L’elettore, una volta espresso il suo voto, dovrà piegare la scheda e consegnarla al presidente di seggio, il quale staccherà il tagliando antifrode controllare che il numero del tagliando sia lo stesso di quello assegnato al momento della consegna della scheda e depositarla nell’urna.

La nostra Costituzione ci ricorda, con l’art. 48, comma 2, che “IL VOTO È PERSONALE ED UGUALE, LIBERO E SEGRETO. IL SUO ESERCIZIO È DOVERE CIVICO.”

Onoriamo la nostra Carta Madre, di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario andando a votare.

Alessandro Caramia